Il calcio italiano è purtroppo pieno di episodi di violenze negli stadi, di arbitri aggrediti. E questo è il caso di Francesco, un giovane arbitro di Torre del Greco che un mese fa circa è stato aggredito. Del caso se ne è occupata oggi la trasmissione “Le Iene”. Al termine di una partita giocata a Cardito, il 20enne è stato picchiato a sangue. Mentre veniva pestato gli è stato detto: «Ti è piaciuto fare la denuncia al commissariato di Afragola?». Poi l’uomo se ne è andato con un complice. Una domanda non casuale, perché il giovane arbitro aveva presentato una denuncia due settimane prima. Al termine di un’altra partita un giocatore della squadra di casa aveva spaccato la porta dello spogliatoio. In quel momento sarebbe entrata una persona che avrebbe mostrato il distintivo a Francesco. Gli avrebbe detto: «Non scrivere niente sul referto perché io sono della Polizia di Stato e ti vado a denunciare». Poi si è ritrovato la macchina rigata, quindi è andato a denunciare tutto.
CARDITO, ARBITRO AGGREDITO CON CALCI E PUGNI
«Ho ricevuto un cazzotto alla tempia. Non capivo nulla. C’era una persona incappucciata che continuava a malmenarmi con pugni e calci», ha raccontato Francesco in merito all’aggressione subita. Quando era in commissariato Francesco ha visto il poliziotto che gli aveva detto di non denunciare. Quella denuncia avrebbe portato all’aggressione. Allora “Le Iene” ha voluto fare chiarezza perché ci sono dei dettagli di questa vicenda che non tornano. Quando Nicolò De Devitis si è messo sulle tracce dell’agente è venuto a conoscenza di un’altra versione. «Stavo vedendo la partita con mio figlio. Ho detto all’arbitro che poteva stare tranquillo, che non sarebbe successo nulla», ha dichiarato il poliziotto. Ma come ha saputo l’aggressore della denuncia? Allora la Iena li ha fatti incontrare, ma non è stata proprio pace… Intanto il presidente del Cardito Calcio, Giuseppe Dello Margio, ha aggiunto: «Non è successo niente di grave». Per la giustizia sportiva però ha ragione l’arbitro: il giocatore che ha spaccato la porta è stato squalificato per otto mesi, il Cardito deve giocare a porte chiuse fino al termine della stagione, pagare 600 euro di multa e risarcire l’arbitro.