Governo, tiene banco il conflitto d’interesse dopo il recente scontro a distanza tra Di Maio e Salvini. Intervenuta a Radio Cusano Campus, la grillina Elena Fattori ha ammonito: «Bisogna anche affrontare il conflitto d’interessi di chi detiene delle piattaforme web: il Movimento 5 Stelle ha una piattaforma che decide le sorti del Parlamento, detenuta da una SRL privata e ora che siamo al governo la questione va affrontata. Quando ci sarà la legge mi auguro che si discuta a fondo di questo, anche perché sono stati bloccati dei siti che propagandavano fake news. Io stessa quando attaccai il decreto sicurezza fui oggetto di tempeste web che probabilmente derivavano da quei siti». Così il forzista Antonio Tajani a Il Messaggero: «Ritirano fuori il conflitto d’interesse per un motivo molto chiaro. Per una difesa di casta. M5s partito anti-casta? Non è vero affatto. Propongono il conflitto d’interesse non tanto contro Berlusconi, che tanto in questa materia ha risolto tutto quello che doveva risolvere nell’interesse dell’Italia. A loro serve una barriera, per non fare entrare più nessuno dall’esterno in politica, e tenersi le poltrone». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
DUELLO DI MAIO SALVINI SU CONFLITTO D’INTERESSI
Tensione Lega-M5s, lo scontro tra Di Maio e Salvini si sposta sul conflitto d’interessi. Negli scorsi giorni è stata ipotizzata una crisi di governo dopo le elezioni europee 2019, con i due partiti di maggioranza agli antipodi su cannabis light, migranti ma non solo. E ora il Movimento 5 Stelle rincara la dose su uno dei suoi cavalli di battaglia: «Sul conflitto di interessi mi aspetto lealtà al contratto: la legge è nel contratto, si deve fare perché abbiamo già fatto la legge anticorruzione e per contrastare la corruzione la cosa più importante è una legge che impedisca ai prenditori di avere santi in paradiso», spiega Luigi Di Maio da San Giovanni Rotondo. Il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico evidenzia: «Dobbiamo farla per fare sì che non ci siano più delle leggi ad personam o ad aziendam per salvare il business a discapito di tutti gli imprenditori onesti». E mette il Carroccio nel mirino, con un velato riferimento al caso Siri: «Gli italiani dovranno scegliere alle europee tra chi si vuole tenere gli indagati per corruzione nelle istituzioni e chi no, tra chi basse le tasse nei comizi e chi lo fa davvero, chi aiuta le persone con il salario minimo come noi e chi non lo vuole fare, tra chi dice che la donna deve stare chiusa in casa per fare più figli e chi invece come noi pensa che 1 miliardo di euro che avanza dal reddito di cittadinanza e metterlo in un decreto legge per aiutare mamme o donne che vogliono diventare madre».
CONFLITTO D’INTERESSI, IL COMMENTO DI SALVINI
Ospite a Mezz’ora di Lucia Annunziata, il ministro dell’Interno e leader della Lega Matteo Salvini ha ribadito: «In Consiglio dei ministri interverrò sul decreto sicurezza bis, sull’autonomia e sulla diminuzione delle tasse, ma anche sulla necessità di sbloccare i cantieri, un tema che vede il M5s timido. Non si può continuare a dire no alla Tav. Poi, se vogliamo parlare di conflitto d’interessi, parliamone…». Duro il giudizio di Forza Italia sul tema, ecco le parole di Maurizio Gasparri riportate da Il Giornale: «Mentre hanno mandato l’economia a rotoli e fatto precipitare il Paese in un baratro i rappresentati del Governo propongono di aprire una discussione sul conflitto di interessi. Come se fosse questa la priorità per l’Italia. Ma ben venga questa discussione. Siamo pronti ad affrontarla. Abbiamo già interessato una serie di procure a riguardo di alcune attività della Casaleggio Associati». Insomma, «la legge si occupi pure di Casaleggio»: nuova bagarre in vista…