Ergastolo per Raffaele Rullo e sua madre Antonietta Biancaniello. Questa la condanna per l’omicidio di Andrea La Rosa, ex calciatore del Brugherio Calcio ucciso il 15 novembre 2017. Fu ritrovato un mese dopo in un fusto di benzina nel bagagliaio dell’auto della madre del tecnico informatico, ritenuta complice del delitto. Lo ha deciso la Corte d’assise di Milano, che ha disposto anche risarcimenti provvisionali complessivi per 275mila euro. I due sono accusati anche del tentato omicidio della moglie di Rullo, Valentina Angotti. Il pm Maura Ripamonti, che rappresenta l’accusa insieme al procuratore aggiunto Eugenio Fusco, aveva spiegato che l’omicidio di Andrea La Rosa è stato ideato solo da Raffaele Rullo, e poi realizzato con sua madre un mese prima del ritrovamento del cadavere. «È sorprendente, oltre a essere inverosimile, la tesi difensiva» secondo cui Valentina Angotti, moglie di Raffaele Rullo, è stata «ispiratrice dell’omicidio di Andrea La Rosa».
ANDREA LA ROSA, EX CALCIATORE UCCISO: DUE ERGASTOLI
A Raffaele Rullo e sua madre Antonietta Biancaniello i pm hanno contestato il tentato omicidio della moglie Valentina Angotti, episodio che risale ad un mese prima dall’omicidio di Andrea La Rosa. L’obiettivo era riscuotere il premio assicurativo di una polizza sulla vita intestata alla donna. Per il pm Maura Ripamonti l’uomo si è inventato una scusa: «Se Angotti fosse stata d’accordo e a conoscenza del delitto, non le avrebbe mentito». Quella sera Raffaele Rullo si trovava a casa di sua madre in via Cogne a Milano, dove è avvenuto l’omicidio: è emerso dagli accertamenti sulle celle telefoniche. Da lì aveva mandato un messaggio alla moglie sostenendo che in quel momento si trovava a lavoro, ma non aveva senso mentire se la moglie fosse stata a conoscenza dell’omicidio. Per questo non si ritiene che la donna sia coinvolta. Anzi Angotti è stata vittima di un tentato omicidio per un premio assicurativo intestato a lei.