Alcune fonti giunte alle agenzie internazionale dal Papua Nuova Guinea riportano di diversi danni e interruzioni di elettricità in tutta l’Isola sconvolta dal maxi terremoto di grado M 7.7. Ma la notizia forse più importante arriva sempre dal centro Usa di monitoraggio nel Pacifico che ha per fortuna revocato l’allerta tsunami scattata subito dopo il sisma che ha colpito l’intera area vicino alle Isole Salomone. In un primo momento le autorità avevano rilanciato le operazioni d’emergenza per provare ad evacuare le zone più vicine alle coste ed evitare così il più possibile la tremenda possibilità di una onda anomala che si abbattesse sul Papua Nuova Guinea e sulle Isole Salomone. L’epicentro del sisma è stato registrato nella zona dell’oceano Pacifico con coordinate geografiche (lat, lon) -4.1, 152.61 ad una profondità di 20 chilometri sotto il livello dell’oceano Pacifico.
ALLERTA TSUNAMI DOPO IL TERREMOTO M 7.7
Una fortissima scossa di terremoto ha sconvolto la Papua Nuova Guinea e le vicine Isole di Salomone, immerse nell’Oceano Pacifico: si tratta secondo l’ente geofisico Usa (USGS) di un sisma di grado magnitudo 7.7 sulla scala Richter, con il pericolosissimo e parallelo allarme tsunami immediatamente diramato dalle autorità locali. Al netto dell’esatta misurazione della magnitudo – secondo l’osservatorio del Trinidad & Tobago si tratta di un terremoto di 7.5 – il rischio fortissimo di danni e vittime è piuttosto elevato data appunto la fragorosa scossa avvenuta poco dopo le ore 15 in Italia. La profondità di ipocentro stimata dall’istituto USGS è di 10 km sotto il livello del mare, mentre l’esatto epicentro del sisma è stato segnalato a circa 28 km da Kokopo: «Sulla base dei dati preliminari, pericolose onde di tsunami sono possibili lungo le coste entro i 1.000km dall’epicentro del sisma» ha annunciato il centro di monitoraggio Usa alle autorità locali dopo l’annuncio dell’allerta tsunami.
TERREMOTO IN PAPUA NUOVA GUINEA E ISOLE SALOMONE
L’epicentro nel pieno dell’Oceano Pacifico ha almeno evitato che in un primo momento feriti o crolli potessero essere provocati dall’immane potenza di un terremoto a grado M 7.7 Richter, ora però non resta che attendere se tale allerta tsunami sia effettiva o se possa risolversi nel giro di qualche ora con il ritirarsi dell’emergenza. In particolare, dopo l’allarme rilanciato da tutte le autorità del luogo, il terremoto ha colpito la zona oceanica più prossima all’isola della Nuova Britannia, che fa parte dei territori sotto la giurisdizione della Papua Nuova Guinea a circa 45 chilometri dalla cittadina di Kokopo. Serviranno nuovi monitoraggi nelle prossime ore per poter confermare o si spera smentire il pericolo di una o più onde anomale dopo un terremoto così pesante avvertito anche a centinai di chilometri di distanza dall’epicentro.