Un appuntamento storico quello che si accenderà oggi alle ore 16,00, alla Max Schmeling Halle a Berlino: Novara e Conegliano saranno infatti le protagoniste della finale di Champions League di volley femminile. Sarà quindi l’ennesimo duello tra queste due formazione italiane, che già solo in questa stagione ormai al culmine si sono contese lo scudetto, come Coppa Italia e pure Supercoppa Italia. ora però la posta in gioco è appena più alta e soprattutto si tratta della Champions league, il primo torneo per club del continente. Le protagoniste chiamate in campo oggi a Berlino sono ovviamente dei primo livello, come pure i loro allenatori Massimo Barbolini e Daniele Santarelli rispettivamente per Novara e Conegliano. Una finale tutta da giocare quindi che testimonia, pure l’argento ai Mondiali, il grande momento del volley femminile italiano. Per presentare questa finale della Champions league tra Novara e Conegliano abbiamo sentito Martina Guiggi: eccola in questa intervista esclusiva a ilsussidiario.net.
Come vede questa finale Novara Conegliano? Una bellissima finale, una partita molto equilibrata che aspettiamo tutti con molto interesse, che potrebbe essere molto spettacolare.
Per Novara ci sarà la voglia della rivincita dopo la sconfitta e il secondo scudetto perso? E’ così, ma Novara ha vinto già la Coppa Italia e questa sconfitta in un certo senso brucia a Conegliano che voleva vincere anche questo trofeo.
Basterà Paola Egonu? Cosa ci vuole per battere Conegliano? Paola Egonu è una grande giocatrice ma si è dimostrato in finale con Conegliano che non basta lei per battere la formazione veneta che si è dimostrata più squadra. Novara dovrà giocare in questo modo.
Ci sarà anche Francesca Piccinini con Novara: a quarant’anni non s’arrende mai… E’ incredibile, se vincesse a Berlino sarebbe la ciliegina sulla torta, parla sempre di ritiro ma è lì sempre come una fuoriclasse eccezionale!
La conosce, cosa sente di dirle? Ho giocato per Novara ma non tiferò per nessuno, ma un bocca al lupo a Francesca devo mandarlo!
Quale potrebbe essere la forza della formazione veneta? Essere proprio squadra e poi il fatto di poter puntare su un tipo di pallavolo molto differente, con la velocità di gioco che è la forza dell’Imoco.
Miriam Sylla e Monica De Gennaro potrebbero fare la differenza per Conegliano? Sono giocatrici forti e sarà importante per Conegliano avere un’ottima ricezione, essere veloci, con la presenza di una schacciatrice e di un libero di grande livello tecnico.
Due squadre italiane in finale, siamo i più forti in Europa. Siamo tornati a esserlo come quando sette-otto anni fa erano le squadre italiane a giocarsi la Champions. In questo momento posso proprio dirlo poi siamo le più forti e questo è un buon viatico per il futuro, anche per quello della Nazionale italiana.
Qualche ricordo molto bello in Champions League? Ho avuto la fortuna di partecipare anche io alle finali di Champions League con la Scavolini Pesaro. Purtroppo ci fermammo in semifinale, ma fu tutto molto bello!
Dopo l’argento ai Mondiali, a un anno da Tokyo potremmo sognare l’oro olimpico? Siamo sulla buona strada, ai Mondiali siamo arrivati secondi e avevamo perso di pochissimo la finale con la Serbia magari anche per un po’ di inesperienza. Una cosa che potremmo avere nei prossimi appuntamenti, magari proprio a Tokyo o a Parigi o ancora in futuro.
Una nazionale che farà strada. Questa è una nazionale giovane che durerà tanto e potrebbe aprire un ciclo. Poi le vittorie, i successi possono avere anche qualcosa anche di non prevedibile e bisogna considerare che sono tante le nazionali forti che possono aspirare all’oro olimpico!
Il suo pronostico sulla finale di Champions. No, è una finale difficile da prevedere, do il 50% di possibilità a Novara e Conegliano di vincere.
Che dire di questa nuova stagione da protagoniste per Conegliano e Novara: qual è il loro segreto? Sono le più forti e lo stanno dimostrando ormai da tempo. Stanno programmando e lo fanno nel migliore dei modi, successi, vittorie con la presenza di società serie e che lavorano nel migliore dei modi.
A Berlino ci sarà anche Civitanova nella finale maschile: possiamo dire che nella pallavolo abbiamo sostituito il calcio, siamo come le squadre inglesi in Champions League… E’ così, possiamo proprio dire che la pallavolo ha fatto meglio del calcio, abbiamo fatto come l’Inghilterra in Champions League. Nella pallavolo femminile il merito di questi successi è di tutto un movimento anche di base che ha portato a questi risultati.
Berlino giusto palcoscenico per questo appuntamento così importante? Direi di sì, Berlino è sempre più una città internazionale, una città cosmopolita, con tante cose di rilievo, anche per i giovani. Una città ideale quindi per questo appuntamento. Se a poi si aggiunge che la pallavolo in Germania sta sempre più crescendo d’interesse e di livello tecnico si comprende che miglior scelta non poteva essere fatta!
(Franco Vittadini)