Daniele De Rossi e il suo addio alla Roma continuano a far parlare, non soltanto per gli audio emersi in queste ore che hanno disegnato un interessante retroscena sul rinnovo del contratto. Anche il noto tg satirico di Canale 5, “Striscia la notizia”, ha infatti trattato la vicenda, e l’inviato Valerio Staffelli ha voluto consegnare il famoso e spesso ambito Tapiro d’Oro, proprio al capitano uscente di casa giallorossa. «Ma come è possibile lasciare un talento del calcio così?», attacca l’inviato della trasmissione Mediaset, a cui De Rossi risponde: «E vediamo, tra poco dovrei sapere dove continuerò e vedremo se potrò dare molto o poco… Ci sono rimasto male? Un pochino sì». Quindi Staffelli chiede al centrocampista della Roma se sia possibile un “trattamento” di questo tipo: «Invece sì, è il nostro lavoro. Ci sono persone che giocano a pallone e quelle che prendono decisioni. E chi ha preso la decisione, ha deciso questo». Quindi una domanda su un suo possibile approdo in dirigenza: «Come dirigente probabilmente mi avrebbero tenuto se avessi voluto, mi avrebbero fatto rimanere». Ma il capitano della Roma vuole ancora giocare a calcio “Vorrei provarci…”, chiosa. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
DE ROSSI, GLI AUDIO SEGRETI E IL TAPIRO D’ORO
Sono messaggi audio amari quelli inviati da Daniele De Rossi agli amici dopo l’addio della Roma. Note vocali in cui “Capitan futuro” spiega come fino all’ultimo abbia tentato di restare in giallorosso, senza però riuscirci:”Io gli ho detto: se voi dite che sto male, allora datemi centomila euro a presenza. Se pensate che io non possa giocare più di dieci partite, guadagnerò un milione. Se invece non gioco mai, resterò gratis. Ho fatto una battuta del genere. E Fienga (Ceo della Roma) mi ha detto: è quello che avrei voluto proporti io. Ma è una riflessione nata e morta lì, perché mi stava dicendo che non mi avrebbero tenuto”. De Rossi racconta però un retroscena che ha il sapore della beffa, quasi della presa in giro:” Due ore e mezza di colloquio. Poi arrivo a casa e mi fa: ho chiamato il presidente e mi ha detto che ‘allora se è così ok’. Ma come? Non mi hanno detto niente per un anno, poi mi chiamano per dirmi che mi cacciano via e dopo 40 minuti arrivo a casa e mi dicono: no va bene, allora se vuoi il contratto fattelo?! Roba da…roba da…vabbé…”. (agg. di Dario D’Angelo)
DE ROSSI “FATTO FUORI” DALLA ROMA?
Daniele De Rossi ha annunciato negli scorsi giorni che al termine della stagione in corso, esattamente fra due partite, dirà addio alla Roma per trasferirsi altrove, quasi sicuramente all’estero. Molti coloro che hanno sollevato dei dubbi in merito alla tempistica dell’annuncio. Il capitano giallorosso, del resto, avrebbe potuto fare tranquillamente un’altra stagione nella capitale, nonostante vada per i 36 anni, ma come ha spiegato lo stesso, la società lo ha di fatto cacciato, non facendogli rinnovare il contratto che scadrà al 30 giugno del 2019. Nella capitale circola la teoria secondo cui la dirigenza abbia voluto “far fuori” negli ultimi anni la vecchia guardia della Roma, i vari senatori, e De Rossi sarebbe solo l’ultimo dei sacrificati. A complicare ulteriormente la vicenda, degli audio pubblicati da forzaroma.info, in cui si sente lo stesso De Rossi parlare di Fienga, Ceo della Roma.
DANIELE DE ROSSI, AUDIO SUL SUO ADDIO ALLA ROMA
De Rossi si sarebbe confidato tempo fa con il dirigente e amico giallorosso dicendo che si sarebbe accontentato di un rinnovo a gettoni, 100mila euro ogni presenza, e in tal modo avrebbe portato a casa un milione di euro se avesse giocato 10 presenze, che era anche la cifra che la Lupa avrebbe voluto offrirgli per il prolungamento. Se invece non fosse mai sceso in campo, non sarebbe costato un euro alla società. Peccato però che la Roma abbia inizialmente rimandato al mittente tale proposta, per poi farsi viva un anno dopo, immaginiamo noi poche settimane fa, proponendo al giocatore la stessa offerta. A quel punto, però, il centrocampista non era più interessato, forse per via di altre proposte più prestigiose ricevute nel frattempo. Negli audio De Rossi difende anche i ragazzi dell’ufficio stampa della Roma, che secondo lo stesso sono costretti a ricevere m*, e che ogni volta che fanno qualcosa ne ricevono ancora di più.