Finisce l’era di Massimiliano Allegri in casa Juventus. Il tecnico bianconero non siederà più sulla panchina della Vecchia Signora per la prossima stagione, come comunicato dalla stessa società attraverso apposita nota. Il divorzio fra le parti in gioco è stato una separazione soft, e lo si capisce anche dal fatto che è stata indetta una conferenza stampa per la giornata di domani, in cui presenzieranno il Conte Max e il presidente Agnelli. Resta comunque il fatto che evidentemente le richieste e le offerte delle due parti in gioco non combaciavano, con Allegri che pare volesse una sorta di mini rivoluzione sul mercato e un contratto più remunerativo, a differenza probabilmente di quanto offerto dalla Vecchia Signora. In attesa di scoprire la verità, è partito il toto-allenatore e sono molti al momento i nomi sul tavolo della dirigenza, a cominciare dal commissario tecnico della nazionale francese Didier Deschamps, ex allenatore in B della Juventus. Piace molto anche Mauricio Pochettino, tecnico del Tottenham finalista di Champions League, nonché Simone Inzaghi, fresco di vittoria della Coppa Italia con la Lazio, e da anni corteggiato dai bianconeri. Il sogno, soprattutto dei tifosi, rimane Pep Guardiola, anche se al momento l’operazione risulta essere alquanto complessa. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
Ultime notizie, piazza San Carlo a Torino: le condanne
10 anni di carcere ai responsabili dei fatti di piazza San Carlo a Torino, i drammatici eventi della serata del 3 giugno del 2017, in occasione della finale di Champions League fra Juventus e Real Madrid. I quattro giovani di origini magrebine che hanno scatenato il caos provando a mettere a segno una rapina dopo aver spruzzato dello spray urticante, sono stati condannati per il reato di omicidio preterintenzionale. Nel dettaglio, 10 anni e 4 mesi a Sohaib Boumadaghen, Hamza Belghazi e Mohammed Machmachi, e un mese di “sconto” a Sahibi Aymene poiché non partecipò ai furti. Le pene risulta comunque essere inferiori rispetto a quanto avevano richiesto i pubblici ministeri Paolo Scafi e Roberto Sparagna, che volevano condanne per 14 anni per i tre imputati. Quella del 3 giugno 2017 a Torino fu una notte drammatica, dove numerose persone rimasero ferite e dove morirono anche due persone, Erika Pioletti, deceduta poco dopo il fatto, e Marisa Amato, che invece morì in un letto di ospedale a seguito di una lunga agonia, rimasta praticamente paralizzata. «Mi aspettavo qualcosa di diverso e rimangono convinti della nostra ricostruzione dei fatti. Non ci fu la rapina all’origine della tragedia. Leggeremo le motivazioni e faremo appello. Questa non è giustizia», ha commentato Basilio Foti, uno degli avvocati dei quattro ragazzi condannati. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
Ultime notizie, M5S, stop lista sindaco Cagliari
Non c’è giorno in cui una nuova grana non scoppi all’interno del Movimento Cinque Stelle. Ieri a farne le spese è il candidato sindaco nel comune di Cagliari, Alessandro Murenu, uno stimato cardiochirurgo sardo. Murenu paga le sue posizioni su aborto e unioni civili, esplicitate sui vari social in alcuni post. I due interventi sono stati ripresi dalle testate giornalistiche sarde e hanno costretto la dirigenza del Movimento non solamente a espellere Murenu, ma finanche a ritirare il simbolo per le prossime elezioni comunali che si terranno tra meno di un mese. La decisione è stata commentata in una nota del Movimento, in quest’ultima si sottolinea che alcune posizioni fanno parte dell’identità grillina e che per questo non possono essere messe in discussione.
Ultime notizie Roma, 65 indagati per gli scontri di Casal Palocco
La Procura capitolina ha iscritto nel registro degli indagati 65 persone, tutte appartenenti a formazioni di estrema destra, relativamente agli scontri di Casal Palocco. I disordini erano iniziati dopo che il comune di Roma aveva assegnato alcune abitazioni a famiglie di etnia rom. Dopo la decisione del comune per diversi giorni la zona di Casal Palocco e Casal Bruciato era stata interessata di manifestazioni, alcune di queste non autorizzate dalla prefettura. I reati contestati vanno dalla violenza privata alle minacce, dall’istigazione a sfondo razziale fino alla rapina. Gli indagati identificati anche grazie alle immagini televisive saranno ascoltati nei prossimi giorni dai magistrati.
Ultime notizie, decapitato il comune di Legnano
La Guardia di Finanza di Milano ha arrestato sindaco e vice sindaco del comune di Legnano, in manette anche un assessore. L’indagine delle Fiamme Gialle ha evidenziato un sistema in uso nella cittadina lombarda, che di fatto portava voti ai politici in cambio di posti di lavoro. Tutto è nato da alcune intercettazioni nelle quali si evince la “cessione” di un posto di lavoro a fronte di un aiuto al ballottaggio delle ultime elezioni amministrative. Nelle telefonate ascoltate dai militari in alcuni passaggi si fa il nome del Ministro dell’Interno Salvini. La Procura ha disposto i domiciliari per il sindaco e l’assessore arrestato, trasferito in carcere invece il terzo politico, Maurizio Cozzi: i tre fanno parte dello schieramento di centro destra. Immediata la reazione dei vertici grillini che parlano dell’inizio di una nuova tangentopoli.
Ultime notizie Giro d’Italia, doppietta italiana
Era dal 2016 che un italiano non indossava la maglia rosa al Giro d’Italia, digiuno finito ieri grazie all’impresa del 26enne romano Valerio Conti. Il ciclista in forza alla UAE toglie l’ambita casacca allo sloveno Roglic, con quest’ultimo che comunque ad onor del vero non ha fatto nulla per mantenere la “rosa” sulle spalle. Ad impreziosire ancor di più l’affermazione di Conti ieri è arrivata anche la prima vittoria in questo giro di un altro corridore italiano, Fausto Masnada. I due nella parte finale della lunghissima fuga si sono accordati per dividersi il bottino, in tale contesto gli sportivi italiani… ringraziano.