Conferenza stampa Allegri e Agnelli in casa Juventus, i motivi dell’addio e il futuro del tecnico livornese che ha lasciato la Vecchia Signora dopo cinque anni. L’allenatore ha spiegato: «E’ stato sempre un dibattito, un confronto con tutti: giornalisti e opinionisti, è giusto che sia così. Alla fine bisogna centrare gli obiettivi che la società di pone. Quest’anno abbiamo portato a casa campionato e Supercoppa, è stata comunque una stagione straordinaria. Il giocar bene o male dipende dal risultato finale». E stuzzica: «Non c’è più mestiere, è tutta teoria. Quelli che vincono sono più bravi degli altri. Poi è normale che quelli che perdono, cosa dicono? Non faccio un esempio perchè altrimenti viene giù tutto». Poi sul DNA bianconero: «Da quando sono arrivato qui, mi sono sentito subito juventino. Ho sempre amato Platinì, mi affascinava il modo in cui giocava a calcio, ma sono sempre rimasto juventino». Una battuta sul non aver conquistato tutta la tifoseria: «Non me lo sono domandato, i tifosi sono sempre stati molto calorosi verso di me ed hanno espresso stima ed affetto. E’ normale che tutti d’accordo non li potevo mettere». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
CONFERENZA STAMPA ALLEGRI, IL FUTURO DEL TECNICO
Una conferenza stampa emozionante quella di casa Juventus, con il presidente Andrea Agnelli e il tecnico Massimiliano Allegri che hanno spiegato i motivi della clamorosa rottura tra le parti. Agnelli ha spiegato: «Quello che ha contribuito è il cuore, ma gestendo aziende bisogna saper prendere delle decisioni nei momenti in cui vanno prese. Solo il futuro saprà dire se le scelte sono state corrette. Al di là di quelle che sono le considerazioni esterne, noi viviamo una realtà all’interno: quando uno entra in un bar e commenta cosa succede in questa o quella società o azienda, se uno non è dentro le dinamiche non potrà mai sapere tutti gli elementi per cui vengono prese certe scelte». Il numero uno bianconero ha deciso di non rispondere alle domande sul prossimo tecnico bianconero, con Allegri che ha risposto così sul suo futuro: «Ora non so niente, so solo che domani dobbiamo andare in campo e festeggiare. Una pausa mi fa anche bene, ho bisogno di riposare, ma dopo il 15 luglio magari mi viene voglia di tornare a lavorare ma dipenderà da ciò che accadrà in giro. Valuterò le situazioni e dopo valuteremo, altrimenti farò un anno in cui avrò la possibilità di dedicarmi a figli, compagna, padre e mia sorella». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
ALLEGRI: “LA JUVENTUS HA DECISO COSI'”
Massimiliano Allegri visibilmente commosso nella conferenza stampa di addio alla Juventus: «Ringrazio Agnelli per le bellissime parole che ha speso, ringrazio i ragazzi per quello che mi hanno dato. Lascio una squadra vincente che ha le potenzialità per ripetersi in Italia e per fare una grandissima Champions. Quest’anno purtroppo si sono allineate delle cose che non ci hanno permesso di giocarcela fino in fondo». Prosegue Allegri, parlando della rottura con la società: «Abbiamo parlato e discusso, esprimendo i nostri pensieri sul futuro e il bene della Juventus. La società ha fatto le sue valutazioni e ha ritenuto opportuno che l’allenatore non fossi più io. I rapporti con il presidente sono straordinari, così come con Paratici e Nedved. All’epoca, quando sono arrivato, di questo gruppo faceva parte anche Marotta. Siamo cresciuti insieme, è giunto il momento per lasciarsi nel migliore dei modi: lascio una società solida con un gruppo di calciatori straordinario sul piano tecnico e personale. Oltre ad essere calciatori bisogna essere uomini, la Juventus li ha». E ha voluto puntualizzare a proposito delle indiscrezioni di stampa: «Sono state scritte cose inesatte sulle mie richieste contrattuali e di calciatori, avevamo parlato di tutt’altro: quando capisci che fisiologicamente ti devi separare, non c’è bisogno di andare avanti». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
AGNELLI: “SCELTA GIUSTA”
Il primo a prendere la parola nel corso della conferenza stampa di Massimiliano Allegri è il presidente della Juventus Andrea Agnelli, che ha ringraziato così il tecnico: «E’ una giornata diversamente diversa dalle altre, mi fa piacere avere qui anche la prima squadra. Io non risponderò a nessuna domanda sull’allenatore della stagione 2019-2020. Oggi sono qui per celebrare Max, un allenatore che da solo ha scritto la storia della Juventus che ci saranno da qui al 26 maggio». E sottolinea: «Sono stati cinque anni bellissimi, devo dire che c’è stato un rapporto straordinario tra noi. Pensiamo all’inaspettata cavalcata fino a Berlino, l’anno successivo abbiamo affrontato una situazione critica fino ad ottobre per poi fare quindici vittorie consecutive quando tutti preparavano il necrologio. Il testa a testa con il Napoli dello scorso anno. In tutto questo percorso, la cosa che mi rende più orgoglioso è che penso di aver trovato un amico: oltre ad aver condiviso il progetto, ho trovato un amico sincero con cui potermi confidare su tanti argomenti. Devo anche fare una valutazione sulla programmazione, questa non può che andare avanti: la prima squadra avrà l’obiettivo di vincere e la dirigenza di rinforzare questo gruppo per esprimersi al meglio sia in Italia che in Europa». Poi sulle indiscrezioni giornalistiche sulla rottura tra le parti: «Ho letto dietrologie in questi giorni: quando pensavo di andare avanti con Max dopo l’Ajax, ero sincero. Poi sono seguite riflessioni che evidenziano le capacità di analisi di un gruppo nel saper prendere la giusta decisione». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
E’ TUTTO PRONTO
Tutto è pronto per la conferenza stampa di Allegri che, affiancato dal presidente Andrea Agnelli, parlerà del suo addio alla Juventus. Si è trattato di cinque anni eccellenti, ricchi di soddisfazioni in particolare grazie al dominio totale in Italia. Era forse difficile immaginarlo a luglio 2014, quando Max Allegri arrivò alla Juventus in un clima che definire di sfiducia era persino riduttivo. I tifosi bianconeri rimasero turbati dall’addio di Antonio Conte a estate ormai inoltrata e non gradirono la scelta di un ex allenatore del Milan come sostituto di un idolo assoluto dei sostenitori della Vecchia Signora. L’accoglienza fu dunque pessima, Allegri però ha saputo far proseguire a lungo il ciclo che Conte aveva iniziato con i primi tre scudetti consecutivi di questa epoca bianconera che adesso vede la Juventus avere in squadra anche una stella come Cristiano Ronaldo. Per il successore il compito sarà difficile, perché solo con la Champions League il suo bilancio sarà considerato positivo. Adesso però è il momento delle parole sull’addio: la conferenza stampa di Allegri comincia davvero! (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
STREAMING VIDEO E DIRETTA TV: COME SEGUIRE LA CONFERENZA STAMPA DI ALLEGRI
La conferenza stampa di Allegri sul proprio addio alla Juventus sarà sicuramente seguita in diretta tv dai canali di informazione, sportiva ma non solo. Inoltre, possiamo anche ricordare la diretta streaming video sul canale tematico bianconero on-line, Juventus Tv, così come tutti gli altri contatti ufficiali della Juventus sui vari social network, che certamente seguiranno l’evento in tempo reale.
I NUMERI DI ALLEGRI
Verso la conferenza stampa di Allegri per spiegare i perché dell’addio alla Juventus, possiamo adesso ripercorrere in breve i numeri della carriera di Massimiliano Allegri come allenatore. Abbiamo già citato i cinque scudetti, quattro Coppe Italia e due Supercoppe Italiane, oltre a due finali di Champions League, che sono i traguardi più significativi raggiunti da Allegri sulla panchina della Juventus, ma in precedenza dobbiamo ricordare lo scudetto e la Supercoppa Italiana vinti nel 2011 sulla panchina del Milan e magari anche le soddisfazioni ottenute alla guida del Sassuolo, con il quale nel 2007-2008 vinse il girone A della Serie C1, ottenendo la promozione in Serie B e poi anche la Supercoppa di Serie C e il premio individuale come Panchina d’Oro della terza serie. Detto che poi di Panchine d’Oro ne aggiungerà altre quattro in Serie A, i numeri più impressionanti di Allegri sono naturalmente proprio quelli alla guida della Juventus, con cinque scudetti in altrettanti anni. In campionato il bilancio di Allegri sulla panchina della Juventus è di 142 vittorie, 27 pareggi e 19 sconfitte su 188 partite, che diventeranno 190 con le ultime due del campionato in corso. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
OGGI LA CONFERENZA STAMPA DI ALLEGRI CON AGNELLI
Grande attesa per la conferenza stampa di Allegri. Alle ore 14.00 di oggi pomeriggio l’allenatore ormai uscente della Juventus incontrerà la stampa con il presidente Andrea Agnelli presso la sala conferenze dell’Allianz Stadium. Ieri è arrivata la notizia ufficiale: Massimiliano Allegri non sarà l’allenatore della Juventus nella prossima stagione, scatenando di conseguenza un gran numero di ipotesi sia sul nome del prossimo allenatore bianconero sia sul futuro di Allegri, che è ormai uno dei tecnici più quotati nel panorama internazionale grazie a cinque scudetti consecutivi che hanno reso memorabile l’avventura di Allegri alla Juventus. Chissà se oggi ne sapremo di più circa il futuro, di certo scopriremo qualche dettaglio in più sui perché di questo addio e dunque sulla fine di un ciclo che resterà comunque tra i più vincenti di sempre in Italia.
CONFERENZA STAMPA ALLEGRI: LE PRIME PAROLE DOPO L’ADDIO ALLA JUVENTUS
In attesa della conferenza stampa di Allegri, il punto di riferimento è la nota ufficiale emessa ieri dalla Juventus, una riga molto chiara ma secca: “Massimiliano Allegri non siederà sulla panchina della Juventus nella prossima stagione 2019/2020”. Si chiuderà così fra una settimana un’avventura fatta di 271 partite ufficiali (comprese le due ancora mancanti) fra tutte le competizioni, delle quali vinte il 71%. In bacheca per la Juventus sono arrivati cinque scudetti, quattro Coppe Italia e due Supercoppe Italiane, oltre a due finali di Champions League raggiunte ma perse nel 2015 e nel 2017. Possiamo considerare fisiologica la fine di un ciclo così lungo e vincente, ma naturalmente c’è grande curiosità per scoprire il perché. Più difficile invece ipotizzare che arrivino già notizie sul futuro, sia di Max Allegri sia della panchina della Juventus, ma naturalmente saranno importanti le parole sia del tecnico livornese sia di Andrea Agnelli.