Filomena Di Gennaro, a Vieni da me, racconta la sua seconda vita dopo essere stata aggredita dall’ex fidanzato e aver rischiato di morire. Era il 13 gennaio del 2006 quando Filomena viene aggredita dall’ex fidanzato che aveva conosciuto quando entrambi erano molto giovani. Lui, cresciuto in un piccolo paese in provincia di Foggia, non condivide le scelte professionai di Filomena. Dopo il diploma, si trasferisce a Roma per studiare. Il suo sogno, però, era sempre stato diventare maresciallo dei carabinieri e, dopo la laurea, decide di partecipare al concorso vincendolo. Comincia, così, la nuova vita di Filomena che capisce di non amare più il ragazzo con cui aveva condiviso gran parte della sua giovinezza lasciandolo. Inizia, così, l’incubo di Filomena che, un giorno, riceve una telefonata dell’ex fidanzato che voleva incontrarla. Lei accetta, ma prima compie un gesto che sarà fondamentale per la sua vita.
FILOMENA DI GENNARO: “HO SPOSATO L’UOMO CHE MI HA SALVATO LA VITA”
Prima di incontrare l’ex fidanzato, Filomena Di Gennaro decide di avvisare il proprio comandante. Filomena, apparentemente tranquilla, rifiuta di essere raggiunta da un collega. Il comandante, così, le consiglia di incontrare l’ex fidanzato per strada. “Se non avessi seguito questo suo consiglio, sarei morta” – racconta Filomena che poi ricorda i dettagli di quel terribile momento – “Ci siamo incontrati sotto casa, abbiamo cominciato a parlare e gli dico che non l’amavo più. Scendo dalla macchina e stavo per entrare in casa. Mentre chiudevo il portone, lui lo blocca, mi trascina fuori e con la pistola fa partire il primo colpo. Per fortuna, il mio comandante era venuto nei pressi della mia abitazione e sparando al mio ex fidanzato mi ha salvato la vita“. Dopo un paio di giorni di coma, per Filomena è cominciata una nuova vita accanto all’uomo che le ha salvato la vita. Peter Forconi Pace, il comandante dei carabinieri che ha salvato la vita alla Di Gennaro, è diventato poi suo marito nonchè padre dei suoi tre figli, due gemelli di sette anni e una bambina, nata pochi mesi fa. “Grazie a lui io sono ancora viva. La mia sedia a rotelle, per lui, è un optional. Abbiamo sempre fatto tutto insieme. Anche durante il viaggio di nozze, mi ha fatto visitare tutti i ponti di Venezia”, spiega a Caterina Balivo.