Ma cos’è l’ascensione di Gesù che si festeggia oggi 2 giugno? Si tratta dell’ultimo episodio della vita terrena di Dio che oltre duemila anni fa ha mandato sulla terra suo figlio. La saluta al cielo è arrivata quaranta giorni dopo la risurrezione secondo quanto riportato negli Atti degli Apostoli. Non festeggiano questo momento solo i cristiani cattolici, ma questa si celebra anche in diverse confessioni protestanti e nell’oriente cristiano. Nonostante non sia festeggiata come altri momenti religiosi dell’anno rappresenta uno degli avvenimenti più solenni insieme alla Pasqua e alla Pentecoste. Sempre secondo gli apostoli pare che Gesù salì in cielo con il suo corpo terreno per unirsi fisicamente al Padre. L’evento oltre che negli Atti degli Apostoli viene descritto esclusivamente nel Vangelo secondo Luca. L’unica discordanza è che nel secondo racconto non si parla di 40 giorni dopo la Risurrezione come momento dell’Ascensione, ma che questi due momenti siano avvenuti contemporaneamente. Il Vangelo di Matteo non ne parla direttamente, mentre in quello di Marco possiamo leggere un breve accenno nei versetti finali aggiunti nella versione posteriore e non in quella originale. Questi presero il nome di Finale lunga di Marco. (agg. di Matteo Fantozzi)
Si celebra oggi 2 giugno l’inizio della storia della Chiesa
L’Ascensione di Gesù segna l’inizio della storia della Chiesa Cristiana. Quaranta giorni dopo la Resurrezione di Gesù Cristo, secondo gli Atti degli Apostoli, Egli ascese al cielo per risiedere per l’eternità alla destra del Padre. Questo è considerato l’ultimo episodio della vita terrena di Gesù. E’ una delle solennità più importanti per la Chiesa Cattolica, importante quanto la Pasqua e Pentecoste, ed è riconosciuta anche in diverse confessioni protestanti. Sono il Vangelo secondo Luca, il Vangelo secondo Giovanni e gli Atti degli Apostoli a riportare la descrizione di questo importante e fondamentale episodio della vita di Gesù: le testimonianze descrivono l’ascesa di Gesù Cristo, compiuta davanti ai suoi Apostoli, con tutto il corpo, così che la sua vicinanza al Padre si fosse compiuta fisicamente, così come fisicamente è avvenuto il distacco dal mondo terreno, fino alla sua seconda venuta. L’ascensione di Gesù fa parte della Via Lucis cattolica, il rito liturgico in cui si celebra la vita di Gesù Cristo e della Chiesa nascente: è la dodicesima stazione, dopo l’invio dei discepoli nel mondo con il compito di professare la fede cristiana e prima delle preghiere degli Apostoli con Maria, la madre di Gesù, in attesa dello Spirito Santo. L’ascensione di Gesù Cristo è anche uno dei Misteri Gloriosi del Santo Rosario, precisamente il secondo. Il luogo in cui avvenne l’ascensione, secondo le scritture, sarebbe l’Orto degli Ulivi, e la tradizione ha consacrato il luogo dell’evento come Monte dell’Ascensione.
Ascensione di Gesù, 40 anni dopo la Pasqua
Ogni anno l’Ascensione di Gesù viene festeggiata quaranta giorni esatti dopo la Pasqua, quindi può presentarsi sul calendario tra il 30 aprile e il 3 giugno. Vi sono molte feste popolari collegate al giorno dell’ascensione. In esse si ricordano antiche tradizioni soprattutto riguardanti la benedizione delle acque e il valore terapeutico che ne deriverebbe. A Venezia, anni addietro, si teneva una grande fiera e il cosiddetto “sposalizio del mare”, celebrazione in cui il Doge gettava nelle acque della laguna veneziana un anello, simbolo del dominio della città di Venezia sul mare. Nella città di Bari, l’usanza è quella di benedire le acque marine mentre a Firenze di celebra la cosiddetta “festa del grillo” al Parco delle Cascine. Un’altra tradizione che sopravvive nell’Italia Meridionale, è quella di donare il latte prodotto nel giorno dell’ascensione ai poveri, questo per scongiurare l’ira divina per gli atti compiuti senza pensare al prossimo. In Umbria, invece, al latte prodotto il giorno dell’ascensione si attribuivano poteri terapeutici e miracolosi. Altre tradizioni direttamente collegate a questa festività religiosa sono le processioni dell’Ascensione, effettuate con torce e raffigurazioni in stendardi di Cristo risorto.
Gli altri Santi del giorno
Il 2 giugno si venerano anche Santi Marcellino, Pietro ed Erasmo – Martiri; Sant’ Erasmo di Formia – Vescovo e martire; Sant’ Eugenio I – Papa; San Guido (Wido) d’Acqui – Vescovo; San Niceforo -Patriarca di Costantinopoli; San Nicola il Pellegrino; Santi Potino, Blandina e compagni – Martiri di Lione; Beato Sadoc e 48 compagni -Martiri domenicani e San Domenico Ninh – Santo.