Arisa ha svelato per quale motivo porta per la maggior parte del tempo, i capelli molto corti. La cantante oltre ad essere famosa per le sue meravigliose canzoni è nota per i continui cambi di look oltre che per la vocalità estremamente pulita e riconoscibile. La cantante di “Mi sento bene” ha rivelato tramite Instagram l’effettivo motivo per cui spesso e volentieri decide di tagliarsi i capelli quasi a zero: soffre di tricotillomania. Per sintetizzare, l’interprete di “Sincerità” soffre di questo disturbo ossessivo-compulsivo orientativamente determinato dal forte stress. Per questo, quando è soggetta a particolare ansia, tende involontariamente a strapparsi i capelli senza rendersene conto. Ed infatti, può capitare di giocherellare con le ciocche di capelli, come ogni tanto succede a tutti ma lei, successivamente li strappa in maniera involontaria. Proprio per limitare questo particolare problema, Rosalba Pippa opta spesso per tagli di capelli radicali e cortissimi, che le permettono di contrastare meglio al disturbo.
Arisa soffre di tricotillomania: si strappa i capelli senza accorgersene
Arisa soffre di tricotillomania e lo ha confidato in prima persona parlandone con i fan. Tramite le Stories di Instagram infatti, ha pubblicato un nuovo sondaggio chiedendo agli estimatori se fosse arrivato il momento di sfoggiare una nuova pettinatura e darci un taglio oppure lasciare crescere i capelli. Dopo il sondaggio, la cantante ha fatto affiorare la verità: soffre di tricotillomania e rasarsi i capelli le permette di controllare al meglio il suo disturbo. “Ecco perché non mi faccio mai crescere i capelli, quando ce li ho, me li stacco” ha dichiarato l’artista per spiegare agli estimatori il suo disturbo. La cantante è reduce dalla pubblicazione del primo album prodotto con la nuova casa discografia Sugar Music: “Una Rosalba in città”, che contiene anche il movimentato singolo “Mi sento bene” presentato a Sanremo 2019. Arisa ha avuto un importante cambio di rotta, passando dalle ballad malinconiche alle canzoni positive e l’ultimo lavoro ne è la piena dimostrazione.