Proiezioni seggi Elezioni Europee 2019, importanti aggiornamenti nel corso dello scrutinio in Italia e nel resto dei Paesi Ue. Secondo quanto riporta You Trend, in base all’ultima stima la Lega di Matteo Salvini avrebbe 29 seggi e sarebbe il primo partito nel Parlamento Europeo a pari merito con la CDU/CSU tedesca. Questa la ripartizione per quanto riguarda i partiti italiani: 20 seggi al Partito Democratico, 15 seggi al Movimento 5 Stelle, 6 seggi a Forza Italia, 5 seggi a Fratelli d’Italia e 1 seggio a SVP. Passando invece all’emiciclo dell’Europarlamento, ecco la ripartizione dei 751 seggi totali in base agli ultimi dati a disposizione: 38 seggi alla Sinistra, 150 seggi ai Socialisti, 70 seggi ai Verdi, 107 seggi ai Liberali, 179 seggi ai Popolari, 59 seggi ai Conservatori, 56 seggi alla Democrazia Diretta, 58 seggi ai Sovranisti, 7 seggi ai non affiliati, 28 seggi agli altri partiti non inseriti in nessuna alleanza. Da segnalare l’importante balzo in avanti dei Verdi, protagonisti di un boom in Germania e che potrebbero risultare molto rilevanti nella costruzione delle alleanze. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
EUROPARLAMENTO, LA PRIMA STIMA DEI SEGGI
Chiuse le urne per le elezioni europee 2019, è tempo di exit poll e proiezioni: passiamo ai seggi e alle prime stime che si stanno materializzando in questi minuti. L’Agenzia Quorum e You Trend per Sky Tg 24 riporta i primi dati: 27 seggi alla Lega, 19 seggi al Partito Democratico, 17 seggi al Movimento 5 Stelle, 7 seggi per Forza Italia e 5 seggi per Fratelli d’Italia. Gli altri partiti, per il momento, non hanno raggiunta la soglia di sbarramento e possiamo evidenziare la grandissima crescita del Carroccio e l’arretramento naturale del Pd, giunto al 40 per cento cinque anni fa. Dopo il flop del 2014, Fratelli d’Italia sbarca a Bruxelles con 5 seggi per il momento. Questa, invece, la stima dei seggi del Parlamento europeo: 42 alla Sinistra, 147 ai Socialisti, 70 ai Verdi, 101 ai Liberali, 177 ai Popolari, 60 ai Conservatori, 56 alla Democrazia Diretta, 57 ai Sovranisti, 8 a non affiliati e i restanti 33 agli altri partiti in corsa. (Agg di Massimo Balsamo)
DATI REALI ED EXIT POLL: TRIONFO SALVINI, PD BATTE M5S?
Le seconde e terze proiezioni aumentano ancora di più la forbice tra i due principali partiti di Governo, ormai del tutto invertiti come forze interne: gli exit poll iniziali, le proiezioni e poi anche i dati reali danno una larga vittoria di Matteo Salvini e dell’intero gruppo nazionale della Lega. Secondo le Previsioni Real Time (nuovo metodo di sondaggio su base reale) di Quorum-YouTrend il Carroccio vola al 31,1% con 27 seggi conquistabili, segue il Pd a 22% con 19 seggi mentre crolla Di Maio al 20% con soli 17 seggi al M5s dopo queste Elezioni Europee 2019. Per Forza Italia 9,5% con 7 seggi, mentre per Giorgia Meloni si arriva al 6,1% con 5 seggi: guardando invece la proiezioni Tecné per Mediaset (34% copertura campione), Lega addirittura al 33,1%, Pd batte M5s col 21,8% contro il 19,1%, mentre Fratelli d’Italia insidia Berlusconi col 6,2% (contro l’8,9%). I dati reali – anche se ancora pochi ufficiali – vedono 4100 comuni su 61.576 già giunti: Lega al 33,6%, Pd al 23,5%, M5s addirittura al 16,62% (ma mancano ancora molte sezioni del Sud), Forza Italia al 7,8%, Meloni al 5,84%.
ELEZIONI EUROPEE 2019: DIRETTA RISULTATI ITALIA – RISULTATI ALL’ESTERO – SONDAGGI E INSTANT POLL
PROIEZIONI EXIT POLL ITALIA: LEGA BOOM, PD -20%
La Lega, al netto di tutti gli exit poll, proiezioni e sondaggi possibili sulle Elezioni Europee 2019, è e sarà il primo partito in Italia dopo i risultati di questo 26 maggio: l’affermazione di Salvini conferma le previsioni della vigilia, con una forbice di voto che gli instant poll di Quorum-YouTrend proiettano tra il 27 e il 31%. Segue il Pd tra il 22,5% e il 24,5%, con una sfida testa a testa con Di Maio e i Cinque Stelle (20-23%): Forza Italia rimane attorno al 9-11%, mentre Fratelli d’Italia sale tra il 5 e il 7% su scala nazionale. Se si guarda però la prima proiezione formulata da Swg per la MaratonaMentana, i dati sono molto più “clamorosi”: la Lega Salvini al 32,1%, Pd al 21,7%, M5s addirittura al 19,6% e Forza Italia all’8,6%. Più Europa al 3,4% mentre Giorgia Meloni al 6,2% insidia Berlusconi (Sinistra Italiana all’1,7%). Sul fronte delle proiezioni dei seggi al Parlamento post-Elezioni Europee 2019, i seggi per il Ppe sarebbero ad oggi 178, davanti ai 147 del Pse, mentre 101 saranno i seggi conquistati dall’Alde-Liberali. Per i Verdi balzo in avanti con 70 possibili posti a Strasburgo, 60 i seggi di ECR mentre 57 sarebbero ad oggi i seggi di Lega e alleati di Salvini (Europa delle Nazioni e della Libertà); 56 sarebbero invece i seggi conquistati dall’ex EFDD grazie al boom di Farage e ai voti dei Cinque Stelle.
ELEZIONI EUROPEE 2019: ITALIA, I PRIMI RISULTATI
In attesa dei primissimi exit poll e delle proiezioni sulle Elezioni Europee 2019, con tanto di percentuali che possano dare una prima indicazione sui risultati del voto in Italia, sono i sondaggi ad aver “preparato” il terreno di questo lungo e sfibrante confronto-scontro non solo tra maggioranza e opposizione ma tra le stesse due forze di Governo contrapposte in queste Elezioni d’Europa. Lega e M5s si sono fatte la guerra da soli, occupando di fatto l’intero arco politico di maggioranza e anche di opposizione su praticamente tutti i temi delle Europee e sulle ultime sfide di Governo “congelate” proprio per via del voto del 26 maggio 2019. La sfida interna tra Salvini e Di Maio si è poi aggiunta a livello europeo a quella ben più globale tra sovranisti ed europeisti, con il Movimento 5 Stelle che in particolare potrebbe aver “pagato dazio” non avendo espressamente un collocamento in nessuna delle due maxi fazioni contrapposte.
SONDAGGI INSTANT POLL (PARZIALE) DI SWG: LEGA AL 30%, PD SUPERA M5S
Nei primissimi instant poll raccolti in dato parziale fuori dalle urne per le Elezioni Europee, i sondaggi di Swg per La7-MaratonaMentana mostrano una forbice già piuttosto delineata per i principali partiti italiani: la Lega di Matteo Salvini si registra tra il 27 e il 30%, mentre il Pd farebbe leggermente meglio dei rivali di Luigi Di Maio, con il 22,5%-24,5% che sarebbe la forbice ottenuta dai dem dopo la giornata di voto in tutta Italia. Per il M5s invece il dato preoccupante vede un risultato tra il 21,3% e il 23,5%, un netto tracollo rispetto alle Politiche del 4 marzo e in “tenuta” rispetto alle Europee 2014, quando però Di Maio e Grillo non erano ancora al Governo. Forza Italia di Berlusconi chiuderebbe invece tra il 9 e l’11%, mentre Giorgia Meloni alleata degli Conservatori-Riformisti chiuderebbe tra il 5 e il 6% su scala nazionale.
EXIT POLL E PROIEZIONI: PIEPOLI “ECCO LA VERA MAGGIORANZA”
Nicola Piepoli ha le idee chiare sulle elezioni europee: non assisteremo a nessuna ondata sovranista. Il presidente e fondatore dell’omonimo istituto di sondaggi è convinto che l’Europa sarà sempre la stessa. «Socialisti, socialdemocratici, popolari a cui questa volta va aggiunto il gruppo politico del presidente francese Macron», ha indicato ai nostri microfoni. Loro «conquisteranno la maggioranza dei seggi facendo così tranquillamente un nuovo governo europeo», probabilmente allargato. La tanto temuta frammentazione del Parlamento europeo non è uno scenario credibile per Nicola Piepoli, anche in chiave nomina del nuovo Presidente della Commissione europea. «Nessun problema a trovarlo. La maggioranza vincitrice in un paio di giorni sceglierà il suo uomo dalle proprie fila». A proposito di campagna elettorale, invece, premia Matteo Salvini, che «ha condotto quella più esemplare, con l’intenzione di portare in Europa le battaglie che sta facendo in Italia». Ma questo non vuol dire che avrà successo. (agg di Paolo Vites e Silvana Palazzo)
EXIT POLL E SONDAGGI ELEZIONI EUROPEE 2019: FORBICE RIDOTTA M5S E LEGA?
Durante le ultime settimane di campagna elettorale per le Elezioni Europee 2019, sotto stretta egida delle legge sul silenzio elettorale (e sotto il controllo dell’Agcom) erano impossibili da pubblicare nuovi sondaggi elettorali che dessero il polso della situazione in Italia in vista del voto di domenica 26 maggio. Nelle redazioni, comprese la nostra ovviamente, arrivavano lo stesso dati ufficiali dei sondaggi nazionali commissionati dai partiti fino all’ultimo momento utile, con relative percentuali. Lo scorso 20 maggio – nel pieno caos del i sondaggi EMG (Masia) davano una forbice al quanto ridotta tra i due partiti di Governo: Lega al 28,7%, M5s poco staccato al 25,4%, mentre per il Pd e Forza Italia i dati erano in salita rispetto a quanto stimato prima del silenzio elettorale. Zingaretti al 22,1%, Berlusconi al 10% e una Giorgia Meloni ancora al 5%, il doppio di Bonino-Pizzarotti al 2,7%. Il 21 maggio invece, nel sondaggio compiuto da Euromedia-Ghisleri, le distanze venivano date già più staccate tra loro con Salvini al 30%, Di Maio al 22,4%, Pd confinato al 20% e Forza Italia al 10,4%: infine, Fratelli d’Italia era dato al 5,2% e +Europa-Italia in Comune dato addirittura al 4,1% su scala nazionale.
RISULTATI ELEZIONI EUROPEE 2019, PIEPOLI, “VITTORIA LEGA NON È SCONTATA”
Se Matteo Salvini è il politico che ha condotto la campagna elettorale per le europee più esemplare, la vittoria della Lega in Italia è tutt’altro che scontata per Nicola Piepoli. L’alleanza dei partiti europei di cui è leader non andrà oltre i 75 seggi per il sondaggista. E fa un discorso simile per il Movimento 5 Stelle, che difficilmente supererà i 50 seggi con il suo raggruppamento. Il Pd invece ha fatto di necessità virtù: ha condotto la campagna elettorale che poteva permettersi. «Quanti criticano Zingaretti non hanno capito che tipo di politico sia. Non è uomo di attacco, è uomo di difesa», ha spiegato Piepoli ai nostri microfoni. Una strategia sbagliata? Non per il sondaggista: «Sta riuscendo a tenere unito e in piedi un partito che quasi non esisteva più». Nettamente negativo è invece il giudizio su Silvio Berlusconi: «Alla sua età non si può più sperare di essere un uomo-simbolo come era, capace di cambiare i risultati elettorali solo scendendo in campo». Il rischio flop per Forza Italia è concreto secondo Piepoli: «La gente non lo segue più, porterà a casa al massimo un 9 per cento». (agg. di Paolo Vites e Silvana Palazzo)