Protagonista di Ballando con le stelle, Milena Vukotic si è raccontata ai microfoni de La vita in diretta. A partire dai primi passi nel mondo della danza, lasciato per abbracciare il cinema: «E’ una lunga storia: ho cominciato con la danza e sono entrata in una meravigliosa compagnia, poi ad un certo punto volevo fare assolutamente del cinema. Già studiavo teatro in Francia e decisi di lasciare la compagnia per venire a Roma, dove c’era mia mamma ed un mondo che dovevo scoprire. Dopo aver visto La strada di Fellini ho capito che dovevo veramente tentare questo mondo che mi attirava moltissimo e sono partita con questa mia follia». La Vukotic si è sempre distinta per aver interpretato ruoli agli antipodi: «Penso che sia la parte più giocosa del nostro divertente, poterci trasformare ed essere contemporaneamente un personaggio patetico e poi andare oltre, diventando personaggi più sofisticati. E’ la parte divertente del nostro lavoro».
MILENA VUKOTIC SU PAOLO VILLAGGIO E LINO BANFI
«Che moglie sono nella vita? Bisognerebbe chiederlo a mio marito: penso e cerco di essere più o meno normale, visto che facciamo una vita non normale. Quando ci ritroviamo nel nostro intimo, cerchiamo di ritrovare un equilibrio», aggiunge Milena Vukotic, che parla poi del grande successo di Fantozzi: «Tanti fattori: alla base c’è Paolo Villaggio, Fantozzi ha creato una maschera universale e dei personaggi che sono vicini a tutti». Poi sui due uomini della sua vita professionale: «Villaggio un uomo misterioso, Lino una persona molto aperta e piena di affetto». Non poteva mancare una battuta su Ballando con le stelle: «E’ un gioco, dobbiamo capire che alla fine è veramente un gioco: se riusciamo a convincerci di ciò, è tutto bello». Al suo fianco il maestro Simone Di Pasquale: «Poco volenterosa, non vuole mai provare: è difficile lavorare con Milena (ride, ndr). Lavorare con lei è una lezione di grande professionalità e passione».