È pronto ad esplodere un nuovo caso Sea Watch dopo che solo la scorsa settimana si è chiuso l’altro, dominato dallo scontro di Governo Salvini-Conte che ha portato la bagarre in Consiglio dei Ministri a ridosso delle Elezioni Europee: la ong tedesca accusa la nave Bettica della Marina Militare italiana di essersi sostanzialmente disinteressata di un gommone in avaria con 80 migranti a bordo nel Mar Mediterraneo. Secondo la Sea Watch-Italy – account Twitter della ong con i portavoce italiani – la nave militare si trovava vicino al gommone ma non è intervenuto: «La nave P492 Bettica della Marina Militare Italiana si trova vicino a un gommone in pericolo con circa 80 persone a bordo ma non interviene. Il nostro aereo ha inviato un messaggio di Mayday Relay e ha confermato l’avvistamento di persone aggrappate a un tubolare sgonfio», si legge nel duro comunicato apparso sui canali social della ong questo pomeriggio.
SEA WATCH, PRONTO AD ESPLODERE UN NUOVO CASO-MIGRANTI
A strettissimo giro è giunto anche la pronta replica della Marina Militare, sempre tramite note ufficiali sui canali social Twitter e Instagram: «Avvistato natante in difficoltà da ONG Colibrì. Nave Bettica #MarinaMilitare a 80km invia proprio elicottero in zona per supporto. Con elicottero in zona ha constatato avvenuto recupero migranti da motovedetta libica in zona SAR libica», ripetono i militari italiani dopo il duro attacco ricevuto dalla Sea Watch, solo qualche giorno dopo dallo sbarco della Sea Watch 3 a Lampedusa contro il volere del Ministro Salvini e del Viminale (per cui risultano indagati comandante e parte dell’equipaggio, ndr). Dopo la nota della Marina però, la Sea Watch torna a scrivere su Twitter ammettendo che in effetti i migranti caduti in mare sono stati recuperati dai libici ma che in questo modo il problema non sarebbe certo risolto: «Le persone cadute in acqua e quelle rimaste a bordo del gommone sono state intercettate dalla cosiddetta guardia costiera libica. L’intervento dei libici è stato confermato anche dalla Marina Militare la cui nave Bettica si trovava a poche miglia dal gommone». La politica dei “porti chiusi” è il fulcro centrale della campagna elettorale della Lega anche in queste Europee e i nuovi casi nel Mediterraneo non fanno che esacerbare una volta di più lo scontro e la frattura tra chi sostiene Salvini nelle sue politiche e chi invece vi si contrappone.