Novità in arrivo in merito a Luca Morini, l’ex prete soprannominato “Don Euro” per il suo emblematico e controverso stile di vita all’insegna di hotel di lusso, escort e cocaina. Ad occuparsi del caso era stata anche la trasmissione Le Iene con un servizio realizzato da Nina Palmieri. La procura di Massa attendeva di ricevere numerose denunce da parte dei fedeli per truffa e due casi di appropriazione indebita ma a quanto pare ciò non è accaduto. Secondo l’accusa iniziale, rammenta proprio il sito de Le Iene, Don Euro avrebbe sottratto soldi ai suoi parrocchiani in diverse occasioni e varie modalità. Dalle classiche offerte, passando per le richieste esplicite di denaro per assoluzioni e battesimi fino ad arrivare a spacciare una tanica di acqua benedetta come proveniente da Medjugorje, con la quale andava in giro per i vari paesi della provincia di Massa, chiedendo soldi ai fedeli. In tal senso però non ci sarebbero state denunce e come spiega anche Il Tirreno, dal momento che la situazione è questa il processo fissato presso il tribunale di Massa il prossimo 12 giugno rischia di saltare portando così solo ai reati procedibili d’ufficio.
DON EURO: PROCESSO A RISCHIO? NESSUNA DENUNCIA PER TRUFFA
L’unico reato che risulta ad oggi ancora contestabile a Don Euro resta quello di sostituzione di persona. Il riferimento è a quanto accaduto durante i suoi viaggi di lusso quando don Luca Morini avrebbe usato una falsa identità. A denunciare l’ex parroco sarebbe solo un escort. Il tribunale di Genova, ricordano ancora Le Iene, aveva confiscato beni pari a 700mila euro riconducibili all’ex prete e nel corso delle indagini aveva individuato ben 30 parti offese – tra parrocchiani e imprenditori – che però non hanno sporto denuncia. Per questo l’intero impianto accusatorio contro Don Euro si sarebbe sgonfiato e con esso sarebbe crollato anche il rischio di un processo a suo carico per le accuse di truffa. Staremo a vedere cosa accadrà il prossimo giugno, in concomitanza con la prima udienza in programma.