La 15^ tappa da Ivrea a Como si è appena chiusa e ha visto il meritato trionfo di Dario Cataldo dell’Astana, che è andato a vincere davanti a Cattaneo (con cui ha condiviso la fuga alla partenza) e a tanti big della classifica del Giro d‘Italia 2019, protagonisti di un finale di tappa davvero avvincente. Ecco che però superata la linea finale, ben poco è cambiato nei primi gradini della classifica generale, almeno nei piazzamenti: grazie infatti all’ottima prova messa sulle strade di Como, Richard Carapaz è ancora maglia rosa, ora con il crono complessivo di 64h24’00. Si è confermato quindi al secondo gradino del podio Primoz Roglic il quale però ha perso parecchio terreno: ora il suo gap è di 47 secondi allo stesso alfiere della Movistar. Per lo sloveno è stato infatti un finale di tappa davvero sfortunato, condizionato dalla foratura e dal cambio di bicicletta oltre che di una quasi caduta nella discesa finale. Si conferma quindi terzo Nibali, il quale ha dato davvero un bell’assaggio della sua grande condizione: il siciliano quindi insegue a 1.47’ dallo stesso Carapaz, con cui è di fatto arrivato a traguardo.Chiudono quindi ora la top ten della classifica del Giro d’Italia 2019 di fila Majka, Landa, Mollema, Polanc, Yates, Sivakov e Lopez. (agg Michela Colombo)
GAVIA CANCELLATO
Parlando della classifica del Giro d’Italia 2019, è doveroso ricordare che una delle tappe più attese, quella di martedì tra Lovere e Ponte di Legno, cambierà volto rispetto a quanto previsto in origine. Il Giro d’Italia si deve infatti arrendere al meteo sfavorevole: il Gavia è stato cancellato. Lo ha annunciato il direttore del Giro d’Italia, Mauro Vegni, in una conferenza stampa organizzata ieri sera poco prima dell’ora di cena a Courmayeur: “Visto quello che ci dicono i metereologi della Regione Lombardia, il Gavia non si potrà fare perché le previsioni danno un peggioramento e c’è un forte rischio slavine”, ha detto Vegni ringraziando tutto il personale che ha lavorato nei giorni scorsi per provare a passare dalla vetta. Un lavoro straordinario da parte sia della provincia di Brescia sia di quella di Sondrio, ma alla fine ha vinto un mese di maggio davvero sfortunato per il meteo. La tappa ridisegnata sarà di 194 km rispetto ai 226 programmati, con un dislivello che si attesta comunque attorno ai 4800 metri. Rispetto al percorso originale, prima di arrivare a Edolo è stata inserita una salita inedita, quella del Cevo, Gpm di terza categoria a 1054 metri di altitudine, per poi salire all’Aprica, scendere a Stazzona per arrivare a Mazzo di Valtellina, dove comincerà la salita verso il Mortirolo, a questo punto ancora di più punto fondamentale della tappa, e chiudere sul traguardo di Ponte di Legno. Resta il rimpianto per una salita mitica che non potrà essere scalata, ma sarà comunque un giorno per cuori e gambe forti… (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
PAROLA AL LEADER
Protagonista assoluto della classifica del Giro d’Italia 2019 è naturalmente Richard Carapaz, ieri autore di una impresa da ricordare, che gli è valsa il successo di tappa e pure la conquista della maglia rosa, prima di sempre per l’Ecuador. Qualche pillola statistica: per Carapaz è la terza vittoria al Giro, mentre l’Ecuador è la ventisettesima Nazione ad indossare la maglia rosa. Queste sono state le parole di un emozionato e felice Carapaz in conferenza stampa: “Con Mikel Landa avevamo due carte da giocare. Entrambi stavamo bene, poi verso il finale Mikel era un po’ stanco e allora è toccato a me provare ad attaccare e cogliere il momento migliore. A 25 km dal traguardo abbiamo capito che la Maglia Rosa era alla nostra portata ma prima dovevo fare una buona discesa e poi affrontare a tutta l’ultimo tratto in salita. La Maglia Rosa è stata il mio sogno da quando ho iniziato ad avvicinarmi al ciclismo: avevo circa 15 anni e guardavo il Giro sul cellulare. Questa Maglia è dedicata a tutto il popolo ecuadoriano e continuo a inseguire il sogno…”. Altri corridori ad avere indossato la maglia rosa per la prima volta proprio il 25 maggio sono stati Giuseppe Saronni, Alberto Contador e Chris Froome: paragoni niente male, anche perché poi tutti e tre giurarono la classifica del Giro d’Italia fino all’ultima tappa in quelle edizioni… (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
CLASSIFICA GIRO D’ITALIA 2019: CARAPAZ MAGLIA ROSA
La classifica del Giro d’Italia 2019 ieri ci ha regalato una grande sorpresa: la nuova maglia rosa è Richard Carapaz, il primo corridore ecuadoriano di sempre leader della classifica generale al Giro d’Italia. È stata davvero una grande impresa quella di Carapaz nella tappa di Courmayeur: magistrale attacco sulla salita del Colle San Carlo, discesa a tutto gas, poi sulla salita finale verso il traguardo lo scalatore della Movistar ha approfittato del tatticismo tra gli altri big per trasformare un “semplice” (per modo di dire) successo di tappa in un colpaccio clamoroso, che gli ha fruttato anche la maglia rosa, sia pure con soli 7” di vantaggio su Primoz Roglic, che prosegue nella sua tattica attendista e basata su una marcatura a uomo su Vincenzo Nibali. Ieri lo Squalo è risalito al terzo posto della classifica e per la prima volta ha rosicchiato qualcosa a Roglic, anche se solo i 4” dell’abbuono per il terzo posto nell’ordine d’arrivo. Le energie però cominciano a scarseggiare: due dei grandi protagonisti di venerdì, Bauke Mollema e soprattutto Ilnur Zakarin, ieri hanno perso terreno e quindi di giorno in giorno bisogna scoprire che cosa succederà. Oggi verso Como ci sarà l’ostico finale del Giro di Lombardia: Ghisallo, Soriano e Civiglio non saranno grandi montagne, ma permetteranno di goderci un’altra tappa che regalerà sicuramente grandi emozioni.
CLASSIFICA GIRO D’ITALIA 2019: LE ALTRE GRADUATORIE
Parlando anche delle altre graduatorie del Giro d’Italia 2019, la classifica Gpm vede il deciso allungo di Giulio Ciccone, che ieri è passato per primo su ben tre Gpm rafforzando in modo chiaro la sua maglia azzurra, dal momento che adesso il vantaggio dell’abruzzese della Trek Segafredo è addirittura in tripla cifra su Richard Carapaz, che con i punti tra il Colle San Carlo e il traguardo è balzato anche al secondo posto tra gli scalatori. Quanto alla classifica dei giovani, è ormai chiaro che il duello per la maglia bianca sarà ristretto a Pavel Sivakov e Miguel Angel Lopez: i due sono arrivati in siete a Courmayeur e dunque resta leader il russo del Team Ineos con 35” sul colombiano, mentre tutti gli altri Under 25 del Giro d’Italia sono ormai lontanissimi da questa coppia. Nulla infine è cambiato per la classifica a punti, con Arnaud Demare in maglia ciclamino davanti a Pascal Ackermann: il francese e il tedesco sono i due sprinter “sopravvissuti”, se sapranno arrivare fino a Verona dovrebbero essere loro due a contendersi il simbolo del primato in questa classifica. Ieri sono arrivati nel gruppetto dei velocisti a 40’55”, ma hanno evitato il fuori tempo massimo e questo era il loro obiettivo di giornata.
CLASSIFICA GIRO D’ITALIA 2019 (DOPO LA 15^ TAPPA)
1. Richard Carapaz in 64h24’00”
2. Primoz Roglic a 47”
3. Vincenzo Nibali a 1’47”
4. Rafal Majka a 2’35”
5. Mikel Landa a 3’15”
6. Bauke Mollema a 3’38”
7. Jan Polanc a 4’12”
8. Simon Yates a 5’24”
9. Pavel Sikalov a 5’48”
10. Miguel Angel Lopez a 5’55”