Da “calciatore” a “cacciatore” il passo è breve. Almeno per Roberto Baggio, ospite a Che tempo che fa per parlare – forse – della querela fatta all’animalista Paolo Mocavero. Quest’ultimo ha esposto striscioni e pubblicato post sui social network che avrebbero leso l’immagine dell’eterno numero 10. Quegli epiteti, Baggio, è costretto a ripeterli in aula. Interrogato dai pm, l’ex calciatore risponde a tutte le domande. “C’erano tanti post sulla pagina Facebook contro di me – spiega -, con le foto dei manifesti affissi nel mio paese di nascita. E poi c’erano gli auguri di morte, le minacce, le offese alla mia famiglia. Io neppure lo conosco questo Mocavero”. “Questo Mocavero” ha rivendicato le invettive contro di lui in una telefonata alla trasmissione La zanzara di Radio 24. A Caldogno, il suo paese d’origine, sono stati appesi striscioni che avrebbero leso gravemente la sua immagine.
Roberto Baggio: “caccia” alla foto anche in tribunale
Il “divin codino”, quelle accuse, le ha incassate con non poca insofferenza. Roberto Baggio non è mai stato un uomo cinico o sprezzante, eppure è così che lo dipingono gli animalisti. In quanto cacciatore, Baggio sarebbe un tipo senza scrupoli. “C’erano poster contro di me appesi in ogni fermata dell’autobus in tutto il paese, a Coldogno, dove sono nato“, spiega calmo l’ex calciatore. Non sa ancora se i manifesti, insieme ai post sui social, siano stati rimossi. “Non è che ci vado a guardare, ma i poster nel mio paese non è che posso far finta di non averli visti”. Quando il giudice pronuncia la fatidica frase (“l’udienza è tolta”), si scatena un altro genere di caccia. I fan “impazziscono” alla ricerca di una foto e di un autografo, che Baggio, come suo solito, non nega a nessuno.
Roberto Baggio ai giornalisti: “Una nuova esperienza”
Roberto Baggio catalizza l’attenzione di tutti anche in tribunale. Così, firma foto con la maglia della Juve, dell’Inter e della Nazionale italiana, senza dimenticare il momento magico del Pallone d’Oro. Non importa se pro o contro la caccia: quando si tratta di calcio, si è tutti d’accordo nello stimarlo “un campione“. E ai pochi che gli chiedono spiegazioni, Baggio sorride: “Sarebbe un lungo discorso, non è questo il modo e il luogo per affrontarlo”. Scherza anche su questa vicenda, Baggio, che è una “nuova esperienza” come le altre: “Nella vita non bisogna aver paure delle nuove esperienze”, conclude. E poi saluta e se ne va.