Non c’è pace in Burkina Faso dove questa mattina, domenica 26 maggio, è stato sferrato un nuovo attacco contro una chiesa mentre i fedeli celebravano la classica messa domenicale. A riferirlo è stata una fonte citata dall’agenzia di stampa AFP. Nell’ambito del nuovo attacco armato contro i cristiani, secondo le prime informazioni sarebbero stati almeno tre i morti. La chiesa cattolica finita questa volta nel mirino degli attentatori è quella di Toulfe, a Nord del Paese. Qui in particolare, i moti di violenza sono sempre più in aumento nelle ultime settimane e bersaglio degli attacchi, spiega la fonte di sicurezza citata dall’agenzia AFP sarebbero proprio i cristiani. L’attacco, aggiunge, sarebbe avvenuto questa mattina intorno alle 9.00 (le 11 ora italiana) ed avrebbe “ucciso almeno tre persone e ferito diverse”. Il clima in questa zona del Burkina Faso, ormai da settimane è diventato incandescente e soprattutto di domenica, giornata dedicata alle celebrazioni cattoliche, si registrano i maggiori attacchi contro i fedeli.
BURKINA FASO, NUOVO ATTENTATO IN CHIESA
Il nuovo attacco armato contro una chiesa in Burkina Faso rientra nell’ambito di una serie di attentati che ormai da settimane hanno messo in ginocchio il Paese africano. Nelle ultime settimane, infatti, il clima di tensione è accresciuto ulteriormente, basti pensare all’ultimo episodio di violenza registrato appena due settimane fa, lo scorso 12 maggio. Era anche in quel caso una domenica quando fu messo a punto un assalto in una chiesa cattolica a Dablo, sempre nell’area settentrionale. In quella circostanza, rammenta TPI, un plotone di uomini armati aprì il fuoco uccidendo sei persone, tra cui cinque fedeli ed il sacerdote 34enne Abbé Siméon Yampa. Appena due giorni dopo altri quattro fedeli cristiani furono uccisi durante una processione dal villaggio di Singa, nel comune di Zimtenga a quello di Kayon. La serie di attacchi è aumentata sempre di più da quando le autorità del Burkina Faso hanno lanciato una massiccia operazione antiterrorismo nelle regioni orientali e centro orientali del Paese.