7 Years Lukas Graham è il brano con cui Andrea Bertè e Trisss si sfidano nelle battle di The Voice of Italy. La scelta è difficile, ma ad andare avanti è il ragazzo: “Trisss ha fatto un grande percorso, sono felice davvero del suo cambiamento, ma devo portare avanti per forza Andrea.”. Elettra Lamborghini dice: “Sono qui tutta emozionata, mi avete fatto drizzare i peli”. Per Gigi D’Alessio: “Andrea ha padroneggiato il pezzo in maniera incredibile, con un falsetto assurdo. Per Trisss ci siamo girati praticamente tutti se non sbaglio. La scelta è difficile“. Gue Pequeno specifica: “Mi ero girato per entrambi, ma stavolta Andrea è stato incredibile. Invidio Elettra e anche lui”. Sono parole forti che permettono a tutti e due di tornare a casa col sorriso anche se purtroppo solo uno dei due avrà la possibilità di cantare ancora nel talent show di Rai Due. Trisss esce però con la consapevolezza che avrà ancora la possibilità in altri momenti di farsi ascoltare. (agg. di Matteo Fantozzi)
Charlie Puth
We don’t talk anymore di Charlie Puth è il biglietto da visita del giovanissimo Andrea Bertè di Ponteranica, in provincia di Bergamo, che il 14 maggio, nel corso della quarta puntata di The Voice of Italy, ha partecipato e superato le Blind Auditions. Tre sono stati i giudici pronti a girarsi con prontezza durante la sua esibizione: oltre alla scelta finale di Elettra si sono dimostrati interessati ad Andrea anche Guè Pequeno e Gigi D’Alessio. Un ragazzo che si pensa possa fare un percorso davvero importante all’interno del talent show di Rai Due. Vedremo se su di lui saprà lavorare in maniera intelligente Elettra che ne ha notato subito il talento.
Andrea Bertè: un percorso destinato a continuare
Il percorso di Andrea Bertè a The Voice of Italy non si ferma però alle Blind Auditions. Questo perchè il “cucciolotto”, come definito dalla stessa conduttrice Simona Ventura, è stato scelto anche tra i Best Six, per proseguire la sua avventura nel Team Lamborghini, nonostante l’emozione del cantante fosse chiaramente percepibile. Altri due artisti si sono presentati alle Blind con il suo stesso brano, Giorgia La Commare e Serena Maria Police,ma alla fine a convincere è stato proprio Andrea, approdando alle Battle. Immancabile il punzecchiamento di Morgan durante le Blind, seppur stavolta totalmente ingiustificato, a causa del cognome del giovane cantante, interpretato come “figlio d’arte”, ma tutto prontamente smentito. Bertè difatti è il nome d’arte dell’artista sorella di Mia Martini, mentre nel caso di Andrea, è il suo vero cognome.
Studio dall’età di sei anni
Andrea Berté, voce pop del team di ElettraLamborghini a , studia canto e musica dalla tenera età di sei anni, ancora ad oggi presso l’Italian Music Academy di Boccaleone, il cui direttore artistico è anche il suo manager, nonchè Vocal Coach ad Amici di Maria de Filippi. La sua primissima esperienza musicale arriva alla tenerissima età di quattro anni, dove con la cover Io Vagabondo si esibisce in una vacanza, facendo subito intuire come la passione del padre per la musica gli sia stata trasferita. Educato, posato composto e quasi “tenero” data la sua giovane età, Andrea non ha raccolto solo la soddisfazione interna al talent. Difatti non sono stati solo i giudici di The Voice a notare le doti vocali di Andrea, perchè persino Roby Facchinetti, coach di edizioni passate del talent, ha espresso la sua opinione in merito al talento del giovane cantante bergamasco, complimentandosi sui social network. Una piccola curiosità: il video della sua audizione, ha superato le 800.000 visualizzazioni solo nella prima settimana, oltrepassando abbondantemente ad oggi il milione!