Il Castello Aragonese ad Ischia, uno dei simboli dell’Isola partenopea che fa parte dello splendido arcipelago delle cosiddette Isole Flegree: questa costruzione infatti svetta sulla parte settentrionale del Golfo di Napoli e lo scenario che appare al visitatore, assieme al punto di oltre 200 metri che collega la terraferma a questa ex fortezza, è uno dei più suggestivi dell’intera costa campana. Dopo che si sono succedute diverse dominazioni e il castello è passato dall’essere una dimora nobiliare a una vera e propria costruzione fortificata fino ad essere adibito a temibile prigione per gli oppositori politici del Regno delle Due Sicilie, oggi l’edificio fatto costruire a suo tempo dalla casata spagnola degli Aragona è diventato una delle mete più gettonate da parte dei turisti e merita assolutamente una capatina se si è in vacanza nel capoluogo partenopeo e ad Ischia.
LA STORIA DEL CASTELLO ARAGONESE
Il Castello Aragonese di Ischia ha una storia davvero antica dal momento che la sua origine è datata attorno al 474 a.C. quando Gerone I, tiranno di Siracusa, diede il via alla sua costruzione. La vera edificazione però risale alla metà del Quattrocento anche se solo in seguito, grazie ad Alfonso V di Aragona, ha acquisito le sembianze odierne tanto da essere paragonato da alcuni al Maschio Angioino. Questa fortificazione sorge su di un’isola tidale (ovvero collegata alla terraferma anche da un lembo che può essere anche una striscia sabbiosa) sul versante orientale della più grande isola di Ischia: è curioso notare che l’isolotto, secondo i geologi, è nato grazie a una eruzione datata circa 300mila anni fa e quindi sarebbe ciò che oggi rimane di quella “bolla di magma” che pian piano si è solidificata fino a diventare stabile. Al castello Aragonese si può accedere tramite un traforo ricavato all’interno della roccia e voluto dallo stesso Alfonso V in modo da evitare che si potesse arrivare solamente via mare; dopo quel traforo di quasi 400 metri comincia una mulattiera che porta fino al punto più alto dell’isola anche se, in tempi moderni, basta usare un comodo ascensore, anch’esso scavato nella roccia, e che arriva a 60 metri sul livello del mare.
COSA VISITARE SULL’ISOLA
Ma cosa si trova una volta arrivati sull’isola che ospita il Castello Aragonese di Ischia? Viste le sue ridotte dimensioni la maggior parte della sua superficie ospita gli edifici, alcuni dei quali sono ancora in rovina nonostante i restauri effettuati in epoca moderna, oltre ad alcuni vigneti e orti: tra i siti più interessanti che si possono visitare c’è ad esempio la Chiesa dell’Immacolata, bene in vista con la sua cupola e da cui si può godere di una vista spettacolare sul panorama circostante; dopo una fase di abbandono, il restauro del 1980 ha riportato alla vita la Chiesa che ha cominciato ad essere usata come location per mostre ed esposizioni. Va ricordato anche il Convento delle Clarisse, fondato nel 1575, e che oggi da luogo di clausura è diventato un albergo in una delle ali della stessa struttura e con le stanze ricavate proprio nelle antiche celle dove dormivano le monache; accanto al Convento vi è anche un cimitero sotterraneo in cui venivano tumulate le suore. Per chi volesse visitare il Castello Aragonese si può fare riferimento al sito ufficiale, dove sono indicati gli orari di apertura e il costo dei biglietti di ingresso (circa 10 euro il ticket Adulti, con sconti invece per le grandi comitive).