Mozione alla Camera, ok bipartisan ai minibot: bagarre sui social network. Nelle ultime ore sono infatti tornati di moda i titoli di stato di piccolo taglio promossi dall’economista leghista Claudio Borghi, con Partito Democratico, +Europa e Forza Italia che hanno dato l’ok al Governo a «sbloccare i pagamenti delle pubbliche amministrazioni verso professionisti ed imprese agevolando il meccanismo di compensazione tra crediti commerciali e debiti tributari’ tramite ‘la cartolarizzazione di crediti fiscali, anche attraverso strumenti quali titoli di Stato di piccolo taglio», riporta Finanza Online. La citazione dei minibot ha fatto scattare l’allarme, con la stampa estera che ha segnalato la minaccia moneta parallela. Il MEF ha diramato immediatamente un comunicato per fare chiarezza: «Il MEF precisa che non c’è nessuna necessità né sono allo studio misure di finanziamento di alcun tipo, tanto meno emissioni di titoli di Stato di piccolo taglio, per far fronte a presunti ritardi dei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni italiane. I tempi di pagamento della PA sono in costante miglioramento. Nel 2018 sono state pagate circa 20 milioni di fatture con in media 1 giorno di anticipo rispetto ai tempi di legge. Risultanti incoraggianti: solo due anni fa i giorni di ritardo erano 16. Sono dati medi ma indicano uno sforzo notevole, sia pure con ovvie differenze sia per comparti sia per aree territoriali. Alla luce di questi fatti, appaiono ingiustificate le preoccupazioni e le critiche, evidentemente espresse sulla base di elementi che non tengono conto dei dati aggiornati pubblicati dal MEF».
MINIBOT, CAOS SU VOTO PD-+EUROPA
Il via libera bipartisan alla mozione presentata alla Camera ha suscitato scalpore in casa Pd e +Europa, con i social tempestati da richieste di spiegazione ai deputati dem circa l’ok alla proposta di Borghi dei minibot. Lo stesso economista del Carroccio ha risposto a Bloomberg che «l’Italia non è la Grecia», anche se un grafico del portale ha messo in evidenza che i tassi sui BTP a cinque anni viaggiano all’,179% a fronte dell’1,17% dei titoli greci di stessa scadenza. Alessandro Fusacchia ha commentato su Twitter: «Questione #miniBOT – mi spiace e mi scuso per il voto alla mozione. Mi è sfuggito il punto inserito nel passaggio tra la prima versione e quella finale (poi votata all’unanimità) e fatta circolare solo poco prima del voto. Nel merito sono chiaramente contrario». Sulla vicenda è intervenuto anche il dem Carlo Calenda che, in risposta a Riccardo Puglisi (che ha parlato di «figura di me*da fotonica di Pd e Forza Italia», ndr), ha preso le distanze dal voto: «Se aumenta il debito che cavolo di senso ha emetterli? Tanto vale emettere titoli di debito normali e liquidare cash i fornitori. Insomma questi minibot sono un provvedimento stupido e potenzialmente rischioso e il Pd ha sbagliato a votarli». Infine, segnaliamo l’attacco di Ferdinando Giugliano di Bloomberg: «Il voto del PD sui minibot è semplicemente imbarazzante. Il PD non perde occasione per dare dei cialtroni ai partiti della maggioranza, e poi vota per una mozione dagli effetti potenzialmente dirompenti che i suoi parlamentari non leggono o non capiscono».