E’ stata un vero e proprio fiume in piena Antonella Mosetti, intervenuta nel corso della trasmissione radiofonica “I Lunatici” su Rai Radio 2. La showgirl ha parlato chiaramente dei suoi esordi nella trasmissione Non è la Rai e di come ha preso il via la sua avventura televisiva: “Essendo romana, vedevo i cartelloni in tutta Roma in cui si annunciava che cercavano delle ragazze per fare questo programma”, ha esordito. All’epoca Antonella aveva appena 16 anni, “feci il provino di nascosto dai miei genitori. Mi chiamarono a casa per dirmi che ero stata presa, mia madre scoprì la cosa, mi riempì di botte e mi costrinse a dire di no”, ha rivelato. Una volta diventata maggiorenne fece nuovamente il provino e la presero per la seconda volta. “Alla fine trovavo sempre il modo per fregare i miei genitori. Feci il provino, mi presero, litigai furiosamente con loro, ma iniziai ad intraprendere la mia strada”, ha dichiarato. Dovettero trascorrere un po’ di anni prima che anche i suoi genitori capissero che aveva fatto la scelta giusta. Il padre comprese ben presto “che ero riuscita a fare questo lavoro per bene e che ero una brava donna”. Da quel momento lo rese partecipe della sua nuova vita: “facevo un provino e me lo portavo, registravo un programma e stava con me dietro le quinte”.
ANTONELLA MOSETTI: DA BONCOMPAGNI A MIKE BONGIORNO
Dopo il matrimonio Antonella Mosetti credeva di chiudere con il lavoro ma alla fine non andò così. “Non ce l’ho fatta”, ha confidato al programma “I Lunatici”. Inevitabile il ricordo di Gianni Boncompagni: “Mi ha lasciato un grande vuoto quando se ne è andato. Ho continuato a vederlo anche dopo ‘Non è la Rai’, per me è una persona indimenticabile, è il mio padre putativo, l’uomo che forse mi ha reso ciò che sono oggi”, ha confidato. Nel corso della sua carriera la Mosetti ha lavorato con Carlo Verdone nel film “C’era un cinese in coma” ma anche con il grande Mike Bongiorno. Di lui ha raccontato: “Ho dei ricordi meravigliosi di Mike. In camerino metteva i piedi sul tavolo, con il suo sigaro, e diceva Anto, questo è il copione, fai quello che ti pare. Una persona molto riservata, che dava tanto a chi collaborava con lui”. Poi rivela che in tanti nel mondo dello spettacolo ci hanno provato: “Ma ci provano con tutte, anche con le impiegate in banca!” dice, “Tutte stanno zitte, omettono e conducono i programmi, io invece dico quello che ho vissuto sulla mia pelle”. Dopo 23 anni di lavoro la Mosetti continua a non voler scendere a compromessi. Ma porta con sé un sogno: “condurre Le Iene”.