Scorta a Saviano: dopo le parole di Matteo Salvini interviene anche il Consiglio d’Europa, preoccupato dalle ultime dichiarazioni del ministro dell’Interno all’indirizzo dello scrittore di Gomorra. Ma facciamo un breve ripasso: pochi giorni fa il leader della Lega si era rivolto a Saviano nel corso di una diretta Facebook. Queste le sue parole:”Un bacione a Saviano. Sto lavorando anche a una revisione dei criteri per le scorte che impegnano ogni giorno 2mila uomini”. Una frase, quella sul possibile ritiro della protezione allo scrittore anti-camorra, che ha fatto suonare un campanello d’allarme in Europa. Non è la prima volta che Salvini si espone contro Saviano. Nel giugno 2018, da ministro, aveva dichiarato di voler valutare se a Saviano servisse realmente la scorta. In risposta, lo scrittore aveva definito Salvini “ministro della Mala Vita”, evocando Giolitti. Il leader della Lega per quelle parole ha querelato Saviano, su carta intestata del ministero dell’Interno.
SCORTA A SAVIANO, CONSIGLIO D’EUROPA CONTRO SALVINI
Ma qual è la mossa del Consiglio d’Europa rispetto alla scorta di Saviano? Come riportato da “La Repubblica”, l’episodio è stato classificato dal Consiglio d’Europa come “intimidazione attribuibile allo Stato” e inserito tra quelli di massima pericolosità per l’incolumità dei cronisti. Il Consiglio d’Europa ha scritto:”Saviano è sotto costante scorta della polizia dal 2006, dopo aver pubblicato il libro ‘Gomorra’, denunciando le pratiche della camorra, la mafia napoletana. Nel video Matteo Salvini manda un bacio alla telecamera, dicendo ‘Un bacio a Saviano, sto lavorando a una revisione dei criteri per le scorte”. Un nuovo filone di polemiche rischia dunque di aprirsi sulla scorta – scusate il gioco di parole – della necessità di assicurare la scorta a Roberto Saviano. I diretti interessati interverranno dopo la presa di posizione del Consiglio d’Europa?