Davide Marasco è stato travolto e ucciso da un’auto mentre era in sella al suo scooter lo scorso 27 maggio. Sua mamma Maria Grazia quella mattina si trovava a scuola a Tor Bella Monaca, quando è stata raggiunta dalla telefonata di una delle sue figlie di quel che era accaduto. Ora questa donna chiede giustizia, ma non accetta che il suo dolore venga strumentalizzato come invece ha fatto Emanuele Licopodio, esponente della Lega in VI municipio, già membro del movimento fascista Azione Frontale, che in un post su Facebook che ritraeva Davide insieme al figlioletto di 9 anni, ancora ignaro della morte del padre, ha messo in risalto la nazionalità albanese dell’uomo alla guida della macchina che uccise il 30enne. E questo nonostante le rimostranze di mamma Maria Grazia:”Un post rimasto li, malgrado gli avessi chiesto di toglierlo. Questi fomentatori d’odio devono stare alla larga da me e dalla mia famiglia. Io so scegliere, e scelgo di lottare per avere giustizia per mio figlio e gli altri ragazzi morti in questo modo, ma non mi faccio strumentalizzare”.
IL DOLORE DELLA MAMMA DI DAVIDE MARASCO
La mamma di Davide Marasco ha capito benissimo che il fatto che ad uccidere il figlio sia stato un albanese, ma più in generale uno straniero, può prestarsi a strumentalizzazioni politiche. Per questo, come ha dichiarato a Roma Today, ha intenzione di mettersi di traverso:”A me non interessa la sua nazionalità, è un verme che deve pagare, sputare in faccia alla sua stessa immagine riflessa. Io però non sono in vendita, decido io come e quando onorare la memoria di mio figlio: ho saldi i miei valori, insegno ai miei ragazzi la necessità del non essere schiavi, ma liberi nel pensiero. E chi tocca Davide avrà le mani sporche del suo sangue”. Mamma Maria Grazia precisa:”Sono cresciuta con dei valori e sono saldi. Le istituzioni devono prendere posizione contro questi omicidi, troppo facile ridurre tutto ad una questione razziale”. Impossibile darle torto…