L’Hang Nga Guesthouse in Vietnam, meglio noto ai suoi visitatori come The Crazy House (“La casa pazza”), è una casa sull’albero in cui arte contemporanea, scenari da fiaba, hotel-museo e stravaganze a go go si intrecciano per creare un mix difficilmente rintracciabile altrove. Si trova infatti nella località di Da Lat (il capoluogo della provincia di Lam Dong, nel sud del Paese del sud-est asiatico) una struttura alberghiera assolutamente fuori categoria e per la quale non sono solo varie le definizioni ma gli stessi nomi tanto che è conosciuto appunto in modo diverso nel mondo. Non a caso, nella lingua vietnamita e anche nella lingua cinese il suo nome originale può essere tradotto come la “Casa delle Fate” e che fa riferimento alla cosiddetta Dea della Luna: sono solo queste alcune delle suggestioni che all’inizio degli Anni Novanta del secolo scorso portarono un architetto locale a realizzare l’Hang Nga: che, ad ogni modo, fu convertito in albergo qualche tempo dopo per fare fronte ai tanti debiti accumulati per la sua realizzazione.
LA STORIA DELLA HANG NGA GUESTHOUSE
La storia della Hang Nga guesthouse in Vietnam comincia nel 1990 dopo che Dand Viet Nga, una archistar impressionista molto noto nel Paese, ne definì il progetto: la sua idea era di mescolare il mondo da sogno tipico delle fiabe a suggestioni artistiche di mostri sacri del secolo scorso quali Salvador Dalì e pure Gaudì; non è un caso che oggi questo hotel davvero sui generis viene spesso citato in numerose guide di viaggio sull’Oriente tanto che qualcuno l’ha definito una interessante variazione sul tema della pop art e addirittura il Quotidiano del Popolo, organo officiale del Partito Comunista Cinese, lo considera come una delle più bizzarre strutture ricettive al mondo. Infatti la Hang Nga guesthouse ricorda un gigantesco albero riletto in una versione espressionista nel quale so o ricavati buchi, caverne e tutto intorno vi sono foglie e i classici animali che vivono attorno al suo tronco. La genesi dell’hotel è stata però travagliata dato che per anni non solo le autorità locali di Da Lat ma pure alcune istituzioni hanno cercato di boicottare questo progetto ritenuto troppo bizzarro e lontano da un unico canone estetico ben identificabile: tuttavia, grazie a finanziamenti privati, alla fine il Governo di Hanoi diede il semaforo verde annullando tutti i vincoli precedentemente posti affinché Dand Viet Nga realizzasse la guesthouse come meglio credeva.
UN HOTEL-MUSEO TRA GAUDI’ E WALT DISNEY
Ma cosa si trova all’interno dell’Hang Nga hotel? Per spiegarlo occorrerebbe avervi pernottato e sicuramente una buona risposta dovrebbe più che altro provare a spiegare cosa non è presente nella guesthouse che riesce ad accostare nello stile Gaudì a Walt Disney: basti pensare alle dieci stanze dedicate ciascuna ad un animale diverso (da quella dell’aquila a quelle della formica e della tigre), senza dimenticare le altre suite tematiche con elementi di arredo e decorazioni assolutamente anticonvenzionali e rigorosamente creati a mano dai migliori artigiani del Vietnam. Questa “Casa delle fate” vietnamita di cinque piani, che in alcuni dettagli e nelle forme sinuose richiama la celebre Casa Battlò a Barcellona realizzata dal citato architetto catalano, è ispirata secondo la sua ideatrice all’ambiente circostante della città di Da Lat e si ramifica verso l’alto come un vero e proprio albero di baniano: all’interno, invece, notevoli sono corridoi e scale che si inerpicano verso l’alto e ricordano le grotte tipiche di alcune fiabe “nere” o delle gallerie. Insomma, un omaggio alla natura incontaminata ma anche ai diversi Paesi di tutto il mondo che vengono qua e là citati (si veda l’accostamento tra la tigre e la Cina).