Luigi Pignoli aveva solo 10 anni la notte del 24 agosto 2016 quando il terremoto mise in ginocchio il Centro Italia. Quella notte, nella sua casa di Accumoli, Luigi era in casa con la nonna, la zia e il fratellino perchè i genitori erano lontani per lavoro. Nonostante fosse solo un bambino, Luigi riuscì a mettere in salvo la sua famigia anche se oggi, ai microfoni di Vieni da me, dichiara di non sentirsi affatto un eroe nonostante abbia ricevuto l’onorificenza di “Alfiere della Repubblica”. A Caterina Balivo, Luigi racconta che, quella notte, dopo essersi reso conto di quello che stava accadendo, prese in mano la situazione portando in salvo prima la zia che, presa dal panico, non riusciva a reagire, poi la nonna e il fratellino. La notizia del terremoto, nel frattempo, arrivò alla mamma che, da Roma, cercò di mettersi in contatto con loro.
Luigi Pignoli, eroe bambino del terremoto 2016: “non ho fatto niente di speciale”
Nello studio di Vieni da me arriva anche la mamma di Luigi Pignoli che racconta di essere riuscita a raggiungere Luigi e il resto della famiglia solo il giorno successivo. Dopo aver abbracciato Francesco, il figlio minore, intravide Luigi che piangeva perchè si era reso conto che alcuni membri della famiglia erano morti. Il terremoto fu un vero choc per Luigi al punto da non parlare più. Solo l’incontro con la maestra, porto il bambino a reagire. “Quella sera mi disse che aveva fame e per me fu un miracolo”, racconta la mamma. Sul titolo di “eroe”, invece, Luigi è convinto di non aver fatto nulla di speciale: “c’è un Alfiere che ha inventato un macchinario che serve per misurare delle cose per il corpo. Lui è un genio in confronto a me. Io non ho fatto niente”, dice imbarazzato Luigi ricevendo l’applauso di tutto il pubblico della trasmissione di Raiuno.