E’ un Vittorio Feltri scatenato quello che è stato ospite di “Un giorno da Pecora”. Il direttore di Libero, ha raccontato qual è la cosa più bella del sesso: la sigaretta dopo il rapporto. Per lui il fumo non fa male… tant’è. “Il sesso? Diciamocelo francamente: la fatica è tanta, il piacere dura pochissimo e la posizione è ridicola. Questa è la fotografia realistica della situazione”. La sua riflessione, diverte anche i conduttori Giorgio Lauro e Geppi Cucciari. E se fumare dopo aver fatto l’amore è molto appagante, anche i baci lo sono, ma fino ad un certo punto: “Uno, due… che poi mi rompo le palle”. Dopo un rapporto a due, la partner deve sloggiare “mi piace restare da solo”. Anche perché, il rapporto comporta una certa organizzazione “La maggior parte delle donne vogliono farlo dopo cena, mentre io dopo cena voglio solo dormire. Prima invece posso anche cedere alla tentazione”. E quando domandano al giornalista se sa, quanto il fumo faccia male, lui sminuisce: “Chi lo ha detto? Assolutamente non è vero. Ad esempio mio nonno, che fumava ‘llan’m e’chitemmuort’ e in più beveva anche un secchio di vino al giorno, è morto a 88 anni”.
Vittorio Feltri a ruota libera: “Alle Europee? Ho votato Salvini!”
Vittorio Feltri parla anche di politica e Berlusconi: “Ha un’attrazione irresistibile nei confronti dei fessi, dei quali si è contornato per tutta la vita”. Il direttore di Libero, spiega che il Biscione sarebbe attualmente circondato da persone poco intelligenti: “Mi pare ce ne sia uno, a cui non voglio dare del coglione, perché è anche un mio amico, che si chiama Giovanni Toti, al quale siccome in questo periodo girano le scatole ha deciso di fondare un partito. Il che è la premessa per un suicidio politico”. Feltri dichiara inoltre di avere votato Salvini per le Europee: “Ho votato Salvini ma c’è poco da esser convinti: fai un’analisi dei partiti in lizza, scendi quello che ti fa vomitare di meno e lo voti. Mia moglie ed una mia figlia hanno votato per Fratelli d’Italia, ed io non ho battuto ciglio”. Ha mai votato a sinistra? “Ho votato per un sindaco comunista del mio paese, che era stato mio giornalista a Bergamo Oggi. E non mi sono pentito perché ha amministrato benissimo”. E alle politiche? “Il partito Radicale: ero amico di Pannella ed avevo una simpatia per lui”.