Spello, in provincia di Perugia, è uno dei comuni più belli non solo dell’Umbria ma di recente, grazie anche al servizio pubblico, è tornato prepotentemente alla ribalta dato che è inserito nel prestigioso novero dei Borghi Più Belli d’Italia: si trova infatti a sud del capoluogo di regione, a circa 280 metri sul livello del mare e immerso in un territorio in cui montagna e pianura si confondono subito trasformandosi l’una e l’altra dolcemente in colline, questo piccolo comune di appena 8mila abitanti e che dista davvero poco da Assisi; in quella costellazione di borghi che impreziosiscono soprattutto la fascia appenninica dell’Italia Centrale, quello di Spello merita una menzione anche perché è sicuramente è uno dei centri di origine medievale più suggestivi, grazie alla bellezza della sua natura circostante e soprattutto a scorci pittoreschi, resi ancora più unici dal fatto che questo paese è rinomato per essere anche “il borgo dei fiori” grazie alla kermesse delle “Infiorate” che si tiene a cavallo tra primavera ed estate e orna di mille colori i balconi, le finestre e i vicoli del centro storico.
LA STORIA DEL BORGO DI SPELLO
Spello, annoverato anche tra i comuni che possono fregiarsi della cosiddetta “Bandiera Arancione” del Touring Club Italiano, ha un’origine molto antica: dopo la fondazione da parte della popolazione degli Umbri, è in epoca romana che visse un periodo di particolare fulgore, tanto da essere ribattezzata “Hispellum” (da cui deriva l’attuale nome) e venire considerata dall’imperatore Augusto la “splendidissima Colonia Julia”. Risale ovviamente alla successiva età Medioevale l’edificazione del locale castello e della cinta muraria di cui oggi si possono ammirare i resti (alle sue rovine giù contribuirono le calate dei Barbari da Nord) e che testimoniano della centralità di Spello per i dominatori dell’epoca e per la stessa Curia Papale. Ma cosa c’è da vedere a Spello se si vuole passare un weekend in un luogo magico e in cui il tempo scorre con un ritmo tutto suo? Sicuramente ci sono le già citate mura romane che, mediante tre porte, permettevano l’ingresso in città ma uno scatto le torri a base dodecagonale conosciute come “Torri di Properzio”. Nel centro storico vanno segnalate anche una casa romana (databile attorno al I secolo d.C.) con delle pregiate decorazioni a mosaico e soprattutto la Chiesa di Santa Maria Maggiore, celebre per la Cappella Baglioni e per gli affreschi di Bernardino di Betto Betti, detto il Pinturicchio, e pure un suo autoritratto.
LE “INFIORATE” DI GIUGNO PER IL CORPUS DOMINI
Ma ciò per cui questo borgo è molto conosciuto (anche al di fuori dei confini nazionali) è la manifestazione conosciuta come le “Infiorate di Spello” che viene celebrata in occasione del Corpus Domini, vale a dire la nona domenica dopo Pasqua: e quest’anno l’appuntamento è proprio in questo mese di giugno, nel weekend del 22 e 23, quando le strade del paese verranno letteralmente tappezzate da fiori che rappresentano dei motivi legati alla liturgia o rappresentazioni sacre e onorano il passaggio appunto del Corpo di Cristo. Infatti nel corso della “Notte dei Fiori” che prepara alla domenica, artigiani e infioratori locali preparano le decorazioni per quello che è uno spettacolo nello spettacolo stesso mentre intanto musica e sagre allietano l’atmosfera. Queste infiorate sono infatti dei veri quadri realizzati coi petali e mediante una tecnica molto complessa che testimonia di una attività artigianale antica e i cui segreti si tramandano oramai tra (purtroppo) pochi eletti. Una tradizione emozionate che ha meritano una menzione da parte del fotografo statunitense Steve McCurry e che proprio in Umbria ha esposto alcuni dei suoi lavori realizzati a Spello e dintorni. Infine va ricordato che alle “Infiorate” nel 1989 le Poste dedicarono una emissione speciale per il francobollo che allora valeva 400 lire.