Massimo Giletti è uno degli ospiti della nuova puntata di “Belve“, il programma di interviste condotto da Francesca Fagnani sul Canale Nove. Il conduttore di Non è l’Arena si è lasciato andare ad una serie di dichiarazioni destinate a far discutere. In particolare si è soffermato sulla questione Fabio Fazio e sullo stipendio percepito in Rai. Stando a quanto riportato da Dagospia, la Fagnani avrebbe chiesto al giornalista e conduttore quanto dovrebbe guadagnare Fazio in Rai. “Io credo che una tv di Stato (la Rai), dovrebbe avere un tetto massimo” ha precisato Giletto, che ha poi letteralmente sbranato il collega dicendo “mi sorprendo vedendo certe cifre incredibili”.
Massimo Giletti: “Essere produttore e conduttore, in una tv di stato, mi lascia basito”
Ma non finisce qui, visto che Massimo Giletti parlando sempre di Fabio Fazio, che ricordiamo l’anno prossimo approderà su Rai2 con il suo talk show “Che tempo che fa”, ha detto: “c’è chi ha procuratori molto bravi e riesce a fare dei contratti sui quali sinceramente qualche punto interrogativo me lo pongo. Essere produttore e conduttore, in una tv di stato, mi lascia basito”. Il conduttore di La7 ha poi sottolineato: “io non riuscivo a fare avere 100 euro in più ai miei collaboratori, nonostante i grandi successi che avevamo” e tornando a parlare della questione soldi ha detto “poi scopri altre realtà e allora qualche domanda te la poni”. Parole chiare quelle pronunciate da Giletti nel programma “Belve”, che lasciano intuire alcuni dissapori tra la tv di Stato e il conduttore piemontese.
Massimo Giletti: “Io non amo la politica che decide le cose dentro la televisione”
Ospite dell’ultima puntata di Tv Talk, lo show magazine sul mondo della televisione condotto da Massimo Bernardini con Cinzia Bancone, Silvia Motta e Sebastiano Pucciarelli, Massimo Giletti ha parlato di tv e politica. In particolare Giletti ha risposto alla domanda: “Come ci si sente, da conduttori e giornalisti, quando chi ha responsabilità politiche fa la sua pagella e ti mette o tra i buoni o tra i cattivi?” in questo modo: “C’è chi lo fa in modo diretto, e c’è chi lo fa, come nel mio caso, non in modo diretto ma ha fatto sì che io andassi via dalla Rai”. Giletti ha poi proseguito dicendo: “Diciamo che il sistema politico non cambia, è sempre stato così: fa le nomine dei direttori dei telegiornali di rete. La Rai fa riferimento al Parlamento, nomine, quindi, dove la politica è stata molto forte e ancora oggi lo è”. Infine non si è tirato indietro nel precisare: “c’è chi ci mette la faccia, lo dice. Io non amo la politica che decide le cose dentro la televisione; i prodotti, i personaggi, possono non piacermi, non essere allineati con il mio pensiero, ma io voglio che quelle persone stiano lì. Berlusconi è andato al massimo del suo potere come numeri, proprio con Santoro che ogni settimana gli faceva una puntata contro. L’idea di creare dei martiri non è, secondo me, il top”.