Se il Vesuvio eruttasse il milione e passa di persone residenti nella zona, verrebbero accolte in numerose regioni d’Italia, Veneto compreso. Una vicenda trattata stamane dal quotidiano di Padova, Il Gazzettino, in vista appunto di un’eventuale esplosione del vulcano partenopeo o della caldera dei Campi Flegrei. Come ricordato dai colleghi di Fanpage, nell’area rossa e gialla individuata nelle immediate vicinanze del Vesuvio, vivono circa 1.155.000 persone, che grazie ai gemellaggi con le regioni italiane siglati in via ufficiale, troveranno appunto accoglienza ben lontanni dalle zone a rischio. Nel dettaglio, i cittadini del Vomero verrebbero accolti nel Piemonte e nella Valle d’Aosta, in Veneto andrebbero quelli dell’Arenella, mentre i cittadini di Scampia finirebbero in Friuli Venezia Giulia. Per i residenti del quartiere di Chiaia-Posillipo, ci sarà invece spazio in Sicilia e in Sardegna, e gli altri cittadini troveranno infine accoglienza in Emilia Romagna, Basilicata, Calabria, Lazio e Puglia.
VESUVIO, SE ERUTTASSE SFOLLATI NAPOLETANI IN VENETO
A riguardo va sottolineato come il prossimo 19 ottobre ci sarà una simulazione per testare se la macchina funzionerà a dovere nel caso in cui si dovesse realmente verificare un’eruzione devastante. Il quartiere generale della prova sarà Pozzuoli, e la finta evacuazione durerà ben 72 ore coinvolgendo circa 2 mila persone. Sorprende in particolare il gemellaggio fra il Veneto e la Campania, come ricorda l’edizione online de Il Gazzettino: «C’è stato un tempo in cui – si legge – nelle curve di certi stadi, venivano impunemente srotolati striscioni dagli slogan beceri come Forza Vesuvio e Forza Etna». I tempi sono cambiati, ricorda ancora il quotidiano veneto, e di recente si è arrivati alla firma di un protocollo d’intesa fra la Giunta del Veneto, che è la regione più leghista d’Italia, nonché l’amministrazione regionale della Campania e i Comuni di Napoli, Pomigliano d’Arco, Sant’Anastasia e San Giuseppe Vesuviano, per accogliere appunto la popolazione in caso di sgombero.