Stare con la testa piegata verso il basso, con gli occhi costantemente puntati verso lo smartphone potrebbe provocare un mutamento fisico non da poco. Di che tipo? Pare che i più giovani stiano sviluppando una sorta di protuberanza alla base del cranio. Tecnicamente chiamati «speroni ossei», si tratta più semplicemente di “corna” causate proprio dal costante inclinamento della testa in avanti dovuto alla dipendenza da smartphone. Purtroppo non si tratta di una fake news messa in giro ad arte dai genitori preoccupati da come i loro figli trascorrono il loro tempo libero (anche perché molti adulti non sono da meno) bensì della conclusione, racconta il Washington Post, a cui è arrivata una ricerca dell’University of Sunshine Coast, nel Queensland (in Australia). Questa formazione ossea viene definita “protuberanza occipitale esterna”: alla fine dell’800 era una caratteristica estremamente rara, ora con il boom dei telefonini…
“CORNA” DA SMARTPHONE
David Shahar dell’università australiana che ha realizzato lo studio su questa protuberanza ossea, ha spiegato alla Bbc:”Sono dottore da vent’anni, e solo nell’ultimo decennio ho scoperto nei miei pazienti questa caratteristica del cranio”. Ma come si spiega “meccanicamente” la presenza di questo sperone osseo? Tutto sarebbe da ricondurre alla pressione esercitata dalla testa sui muscoli nella parte posteriore: una pressione tale da provocare la crescita dei tendini, dei legamenti, e dunque la nascita di questo “callo”. Come riferito dal “Corriere della Sera”, i laboratori australiani hanno analizzato migliaia di crani a raggi X, di persone di diversa età, dai 18 agli 86 anni, notando che lo sperone era presente soprattutto tra i più giovani, al punto che uno su 4 del gruppo di età compresa fra i 18 e i 30 anni ce l’aveva. Secondo lo studioso, il peso della testa (in media 4,5 kg) è in grado di modificare la struttura scheletrica della persona, soprattutto nell’età di sviluppo. Questa “scoperta” vi convincerà a cambiare abitudini?