La storia della vita sulla Terra ripercorsa in cento immagini di fossili commentate da testi rigorosi ma comprensibili anche ai non addetti ai lavori. I fossili sono presentati dal più antico al più recente e il racconto procede rispettando la suddivisione delle ere geologiche. Un libro per tutti: appassionati, insegnanti, giovani studenti.
Un libro che avvince anche i non addetti ai lavori. Ti aspetteresti un noioso catalogo di forme ancestrali, mentre trovi pagine dense di significato, ma di facile lettura, a descrivere immagini di reperti fossili conservati prevalentemente al Natural History Museum di Londra.
Dichiarano gli autori nell’Introduzione che, per illustrare temi evolutivi fondamentali, hanno scelto «reperti che attraversassero l’intero spettro della vita» perché, nonostante i grandi progressi della genetica e della biologia molecolare, ancora oggi «molto di quanto sappiamo su come si è evoluta la vita sulla Terra proviene ancora dai fossili.»
I 100 fossili sono presentati dal più antico al più recente e il racconto procede rispettando la suddivisione delle ere geologiche, le cui caratteristiche sono descritte in una pagina doppia che apre ogni sezione. Si parla di fossili guida e di forme rare, di clima, delle condizioni ambientali legate alla vita (acqua, ossigeno) e, infine, aiutati anche da un disegno suggestivo, della distribuzione delle terre emerse sul pianeta.
Infatti le ere geologiche scandiscono le parti in cui è suddiviso il libro: Precambriano (4.600-540 milioni di anni fa); Era Paleozoica (540-250 milioni di anni fa); Era Mesozoica (250-65 milioni di anni fa); Era Cenozoica (da 65 milioni di anni fa).
Ogni capitolo (mediamente costituito da due pagine a fronte) è dedicato a una forma fossile tipica del periodo in esame: una foto a tutta pagina affiancata da un testo dal titolo suggestivo e dal sottotitolo che riporta il nome scientifico.
Per esempio, l’immagine seguente (pagina 20) rappresenta Hallucigenia, uno strano animale, che probabilmente viveva sui fondali marini nell’era Paleozoica e che si estinse con il passaggio dei primi vermi all’ambiente terrestre.
Un altro esempio. Il Cenozoico si chiude, a pagina 212, con l’immagine del cranio di Homo heidelbergensis, scoperto nel 1921. Nel testo affiancato si leggono non solo le caratteristiche del cranio, ma anche quelle presunte dell’ominide a cui il cranio apparteneva. Correttamente, viene segnalata la presenza di una grande varietà di strumenti nel sito del ritrovamento, a documentare la vita di quello che molti esperti ritengono l’antenato comune dell’uomo contemporaneo.
Alla fine del volume, dodici pagine per una sorta di quadro sinottico degli esemplari con immagini e informazioni di dettaglio: il luogo del ritrovamento, la collocazione temporale, le dimensioni. Prima dell’indice analitico, uno schema classico dei tempi geologici, un aiuto ai molti che a volte faticano ad associare il nome di ere, epoche e periodi ai milioni di anni fa.
Il libro si può leggere con diversi registri: fornisce nozioni di base, idee chiare e spunti didattici anche per insegnanti del primo ciclo; propone approfondimenti, curiosità e richiami anche per chi ha già conoscenze nel campo. Potrebbe essere particolarmente utile in classe, sia alla scuola primaria che alla secondaria, perché l’evoluzione, che spesso è presentata come teoria, attorno a parole importanti, che restano parole, trova una documentazione visiva, si articola finalmente attorno a un fatto significativo, l’enorme varietà e diversità degli organismi viventi. In sintesi, è una occasione per conoscere la storia della vita sulla Terra non attraverso aridi schemi, ma attraverso l’affascinante bellezza della realtà.
Chi volesse ulteriori informazioni, in particolare un «assaggio» del volume, può usare questo link e poi cliccare su «sfoglia».
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Paul D. Taylor e Aaron O’Dea
La storia della vita in 100 fossili
Sironi Editore, Milano 2017
Pagine 232 – Euro 24,90