Si festeggia oggi Santa Cristina da Bolsena, una martire del cristianesimo morta alla tenera età di 11 anni, a seguito di torture indicibili inflittegli dal padre per “contrastare” la forte fede della stessa figlia. Una Santa, Cristina, che proprio per via della sua vita di supplizi è divenuta in seguito patrona di numerosi comuni d’Italia, che in queste ore sono in festa. Fra i molti si ricorda ad esempio Termoli, cittadina del Molise, che per il grande evento ha indetto quattro giorni di festa (iniziata ieri e si chiuderà il 26 luglio), fra cui il grande concerto di Anna Oxa previsto domani sera. Altro paese in festa è Santa Cristina di Tarantasca, piccolissimo comune della provincia di Cuneo situato ad un’altezza di 450 metri sul livello del mare, che domenica e lunedì scorsi ha dato vita alla tradizionale “polentata” e alla costinata sotto le stelle, proprio come evento per celebrare la santa bambina. Santa Cristina è infine la patrona di Gallipoli, una delle mete turistiche più in voga degli ultimi anni, che quest’anno festeggerà dal 20 al 26 luglio, con numerosi eventi fra cui le spettacolari luminarie nel centro storico del paese. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
SANTA CRISTINA DI BOLSENA, 24 LUGLIO
A 11 anni si può anche essere trucidate, perseguitate e costrette – senza riuscirci, da qui l’assassinio – all’abiura della fede cristiana: non solo, il tuo carnefice potrebbe anche essere tuo padre. Eppure l’amore per Gesù in Santa Cristina – il cui nome significa letteralmente “Consacrata a Cristo” – ha saputo sfidare anche la morte: la si ricorda ancora oggi la piccola grande Santa di Bolsena per quella sua fede incrollabile anche durante le torture e le prove assurde cui fu sottoposta secondo la storiografia cristiana. Non solo, Santa Cristina è poi divenuta celebre per quanto accaduto circa mille anni dopo nella Basilica dedicata al suo nome in quel di Bolsena: un sacerdote boemo in viaggio verso Roma, mentre stava iniziando a dubitare fortemente della reale transustanziazione dell’Eucaristia (la conversione del pane nel corpo di Cristo, ndr) durante una celebrazione di Santa Messa nella chiesa di S.Cristina vie uscire dall’Ostia del sangue, riconoscendo così con stupore e timore il miracolo nella reale presenza del corpo e sangue di Cristo all’interno dell’Eucaristia. (agg. di Niccolò Magnani)
Oggi si celebra la martire Santa Cristina
Il 24 luglio è il giorno in cui il mondo cattolico ricorda Santa Cristina di Bolsena: questa figura è un grande esempio di totale devozione al cristianesimo, perché stando alle fonti storiche, la santa sarebbe morto all’età di soli 11 anni in seguito alle torture che avrebbe subito su ordine del padre stesso, pur di non abiurare la propria fede cristiana. Ma qual è la storia di questa importante figura del mondo cristiano che è venerata da entrambi i rami principali del cristianesimo, ovvero quello cattolico e quello ortodosso?
Santa Cristina di Bolsena, le origini
Stando alle fonti storiche arrivate fino ai giorni nostri, Santa Cristina di Bolsena sarebbe originaria di quella che oggi è l’attuale Turchia e i suoi pochi anni di vita li avrebbe trascorsi nell’attuale Lazio nel IV secolo. Purtroppo della sua breve esistenza terrena non si sa molto e questo dipende essenzialmente dal fatto che l’unica fonte storica che è possibile consultare è una agiografia risalente al VI secolo e che già in epoca medioevale era valutata come una fonte da non considerare attendibile in maniera totale. Ad ogni modo pare comunque fondata la notizia secondo cui la sua conversione al cristianesimo avvenne quando era assai giovane. Suo padre Urbano, un ufficiale dell’esercito romano, si rifiutò di accettare la scelta della figlia: la sua reazione fu molto violenta, concretizzandosi nel chiuderla in una torre dove aveva intenzione di farla rimanere fino a quando non avesse rinnegato la scelta fatta. Non riuscendo a convincerla in questo modo, sembra che le fece infliggere delle atroci torture, che le vennero inflitte anche dai giudici nel corso del processo, avallato dal padre, in cui alla fine venne condannata a morte. Sempre secondo le fonti sarebbe stato il padre stesso a toglierle la vita, legandole un masso al collo e gettandola ancora viva nel Lago di Bolsena. Stando alla tradizione, degli angeli sarebbero però scesi dal cielo e avrebbero portato in salvo la ragazza. Davanti a tutto questo il padre sarebbe morto di infarto e fu allora un altro uomo, tale Dione, a dover eseguire la condanna a morte, che alla fine si concretizzò con 2 colpi di freccia al cuore dopo tutta una serie di tentativi non andati a buon fine per il sempre pronto intervento degli angeli.
Il ricordo nel Lazio
Ad oggi il ricordo di questa figura del cristianesimo è molto sentito nel Lazio, ma va detto che sono diverse le realtà italiane ed estere in cui la figura di Santa Cristina di Bolsena viene ricordata e venerata con particolare attenzione. Ovviamente una di queste è la località di Bolsena, dove si trova l’omonimo lago, ma non bisogna dimenticare le città di Palermo e Huera de Abaajo. Per quanto riguarda Bolsena, va detto che si tratta di una delle località più interessanti del Lazio per quanto concerne le bellezze naturali, a cominciare ovviamente dal Lago di Bolsena, che è uno dei più importanti di tutta la regione. Chi volesse trascorrere una vacanza rilassante può senza dubbio prendere in considerazione questa località, dove la santa è ricordata nella giornata del 24 luglio con rappresentazioni di vario tipo che raccontano i martiri da lei subiti, come ad esempio il taglio della lingue o il martirio della ruota.
Gli altri Santi e Beati di oggi
Se, come detto in precedenza, Santa Cristina di Bolsena è sicuramente la figura più importante tra quelle che vengono ricordate annualmente nella giornata estiva del 24 luglio, non bisogna però dimenticare che vi sono altre personalità che in questa giornata di fine luglio vengono ricordate da tutto il mondo cattolico. Il riferimento è ovviamente sia a chi è stato innalzato a Santo, sia a chi invece è riconosciuto come beato. Per quanto riguarda le figure che sono state santificate si può ad esempio citare San Baldovino, mentre tra coloro che sono ad oggi beati va senza dubbio ricordato Cristoforo di Santa Caterina.