La scomparsa di Valentina Cortese ha colpito molte persone. Lo spettacolo italiano perde una grande diva del cinema e del teatro. Lo afferma con rammarico Carlo Fontana, Presidente AGIS – Associazione Generale Italiana dello Spettacolo. “Una perdita ancor più dolorosa – ammette Fontana – per il sottoscritto, che ha avuto l’onore di conoscerla e frequentarla sin da giovane”. Poi racconta: “Dei tanti ricordi che mi legano alla Cortese – ammette Carlo Fontana, che conclude -, indimenticabile quello legato alla sua interpretazione nei panni di Ilse ne I giganti della montagna, uno dei suoi maggiori successi in ambito teatrale, un mondo nel quale entrò prepotentemente grazie all’incontro con Giorgio Strehler”. (Aggiornamento di Anna Montesano)
VALENTINA CORTESE, MOSTRO SACRO DEL TEATRO ITALIANO
In queste ore sono in tanti a manifestare il loro cordoglio in seguito alla notizia della morte di Valentina Cortese, scomparsa a Milano all’età di 96 anni. L’attrice considerata l’ultima grande diva italiana, icona del teatro, è stata ricordata anche dal presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, il quale, in diretta a Telelombardia ha asserito: “Ho avuto il piacere, anzi l’onore, di conoscerla personalmente a Varese. Non esito a definirla un ‘mostro sacro’ del teatro italiano. Un’artista unica che, nella sua fantastica carriera, ha saputo interpretare diversi ruoli in maniera eccezionale e ineguagliabile”. Il governatore lombardo ha poi proseguito la sua commemorazione della compianta attrice lanciando un sentito appello: “La sua morte diventa per me anche l’occasione per rivolgermi soprattutto ai giovani affinché si avvicinino al teatro, un’arte nobile e unica che purtroppo sta perdendo la considerazione di un tempo”. Ed il suo appello, ha aggiunto Fontana, è rivolto anche alla televisione “che troppo spesso non valorizza il teatro”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
MONICA GUERRITORE: “MI HA ACCOLTA E ACCUDITA”
Il mondo dello spettacolo italiano è addolorato dalla notizia della morte di Valentina Cortese. Commossi i saluti dei colleghi che ha ispirato con la sua carriera. Monica Guerritore, che ha recitato al suo fianco a teatro ne “Il giardino dei ciliegi” di Cechov, ha condiviso su Instagram un post emozionante per ricordarla. «Se ne è andata Valentina che tanto ha regalato di sé agli altri… ero piccola e mi ha accolta e accudita… bella, generosa, tanto amata… che tristezza». Affranta anche Silvia D’Amico, una delle attrici che ha dato il volto a Valentina Cortese nel documentario su di lei diretto da Francesco Patierno. «Averti studiato, conosciuto e amato mi ha insegnato che un’attrice è fatta di devozione e follia, di fantasmi e bellezza», ha scritto. L’ha salutata anche il Piccolo Teatro di Milano, del resto era stato intenso il sodalizio tra l’istituzione milanese e la diva, che aveva recitato lì in diverse opere. (agg. di Silvana Palazzo)
VALENTINA CORTESE, IL RICORDO DI RITA PAVONE E PINO STRABIOLI
La scomparsa di Valentina Cortese ha segnato il mondo del cinema. Nelle ultime ore sono stati centinaia i messaggi condivisi in suo ricordo sui social network, a partire da quello di Rita Pavone: «Il 2019 ci sta portando via personaggi che hanno reso l’Italia qualcosa di encomiabile per classe e stile. Pezzi rari di donne e uomini che ci rammentano quell’Italia di allora mai abbastanza rimpianta. Il mio addio ad una grande donna e superba attrice: Valentina Cortese». Raggiunto da Urban Post, Pino Strabioli ha voluto ricordare così la Diva del cinema nostrano: «Una voce che mi mancherà, una voce che aveva dentro la storia, la poesia, la tenerezza e la malinconia del tempo. Ad ogni incontro mi regalava una cravatta e sul biglietto che l’accompagnava stampava le sue labbra odorose di rossetto. Ciao Valentina!». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
VALENTINA CORTESE: “UN GIRO DI CLESSIDRA E RAGGIUNGO MIO FIGLIO…”
«Un giro di clessidra e lo raggiungo», così parlava Valentina Cortese di Jackie Basehart, figlio unico morto nel 2015. Chi le era vicino, come riportato da Repubblica, racconta che sia stato il colpo più duro della sua vita. Se ne è andata a 96 anni nella sua bella casa di Milano. La sua parabola si è fatta triste negli ultimi anni a causa dell’immobilità della vecchiaia e la convivenza discussa con la nuora Tatiana. Il quotidiano scrive che la teneva in un isolamento sospetto da qualche anno. «Gli amici raccontano che avesse venduto la casa della Giudecca aggirando Valentina, che la controllasse in tutto, filtrasse severamente le persone che potevano vederla e, cosa più crudele, che avesse sgombrato la casa dei suoi amati cimeli per allontanarla dal proprio passato». Difficile per i giovani ricordarla, visto che Valentina Cortese viveva solo una vita privata, ma un tempo il suo nome era sinonimo di glamour e divismo. Era una delle più grandi attrici italiane, anche a Hollywood. (agg. di Silvana Palazzo)
VALENTINA CORTESE È MORTA
Mondo del cinema in lutto per la morte di Valentina Cortese: l’attrice milanese si è spenta all’età di 96 anni. L’ultima diva della settima arte lascia un grande vuoto dopo aver scritto pagine importanti della storia del movimento italiano e non: musa di Strehler, ha recitato per tutti i più grandi registi, da Federico Fellini a Francois Truffaut. Da Via Montenapoleone a Le amiche, passando per Scusi, facciamo l’amore? e Ho paura di lui: i film che l’hanno vista protagonista sono ancora oggi tra i più visti dai cinefili, anche se probabilmente il lungometraggio più amato è Effetto notte. Grazie alla sua interpretazione nel capolavoro di Truffaut, Valentina Cortese ottenne candidature ai Premi Oscar, ai Golden Globe ed ai Premi BAFTA. «Cosa avrei fatto se non fossi diventata attrice? L’attrice: già da bambina volevo fare l’attrice. E’ stato il destino, una fissazione. Volevo fare l’attrice perché una volta dovevo dire una poesia da bambina davanti ad un vescovo: l’avevo imparata a memoria, ero tutta vestita carina e dovevo dire una piccola preghierina su un palcoscenico. Lì sotto, davanti a me, c’era il vescovo: era una recita importantissima. Avevo 5 anni, ad un certo punto ho visto il vescovo e mi sono quasi spaventata: sono scappata via, sono salita su in cucina dove mi hanno dato un vin brule per lo spavento. Allora volevo subito scendere, mi hanno dovuto trattenere…», aveva raccontato in una recente intervista a Colpo di scena.
CAMERA ARDENTE E FUNERALI
Come riporta l’Ansa, la camera ardente di Valentina Cortese sarà allestita al Piccolo Teatro Grassi: i funerali sono in programma venerdì alle ore 11 nella chiesa di San Marco. La camera ardente, allestita nello stesso luogo in cui ci fu quella di Franca Rame, sarà aperta domani dalle 12 alle 19 e poi venerdì dalle 8 alle 11. Cordoglio sul web per la scomparsa di una delle più note protagoniste del cinema nostrano degli anni Quaranta e Cinquanta, ecco le parole del sindaco della sua Milano Beppe Sala: «Ci ha lasciato Valentina Cortese, un vero talento milanese che ha lavorato con i grandi maestri del cinema e del teatro italiano e internazionale, regalandoci opere meravigliose e indimenticabili». Questo il saluto del Teatro Piccolo, creato da Strehler: «Ciao adorata Valentina, tu sei il Piccolo, tu sei il teatro e anche di più, ipnotica, raffinata, impetuosa. Tutto il Piccolo Teatro piange la scomparsa di Valentina Cortese, donna splendida, elegante, ironica, attrice immensa, voce e occhi di una scena infinita». Infine, il commosso messaggio di Antonella Elia: «Quando ci siamo conosciute non avevi il foulard. E, ovviamente, non ti riconobbi. E allora voglio ricordarti così. Buon viaggio Valentina Cortese, eri e sarai una regina».