Il vertice di due giorni fa a Palazzo Chigi sull’Autonomia differenziata – il progetto di legge richiesto da Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna – si è concluso in un nulla di fatto, le distanze tra Lega e M5s sono ancora molto stabili e l’impressione è che neanche nel nuovo vertice convocato per domani mattina si possa arrivare alla chiusura certa della quadra. La Lega spinge, Salvini vuole accontentare le richieste di Fontana, Zaia e soprattutto della base di elettori che ha votato praticamente unanime al Referendum consultivo nel 2018: ma l’opposizione del M5s resta forte e viene “ringalluzzita” in queste ore dal report stilato dall’Ufficio Parlamentare di Bilancio (organo non politico bensì istituzionale, ndr) che mette in allerta per i possibili effetti dell’Autonomia differenziata tra le Regioni. «Il sistema di finanziamento delle competenze aggiuntive previsto dalle bozze di intesa presenta elementi contraddittori che suscitano preoccupazioni per i possibili rischi sia sulla tenuta del vincolo di bilancio nazionale sia sulla garanzia della solidarietà interregionale», sostengono i tecnici parlamentari che poi aggiungono «Andrebbero comunque valutati i possibili maggiori costi per la pubblica Amministrazione nel suo complesso determinati dal minore sfruttamento delle economie di scala e di integrazione a livello nazionale». Secondo Alberto Zanardi, sentito in audizione alla Camera sull’attuazione del federalismo fiscale e sulle Autonomie, «È pertanto opportuno che le intese, oltre al dettaglio delle funzioni da trasferire, riportino la quantificazione delle correlate risorse da assegnare alle Regioni richiedenti».
IL DIKTAT DI DI MAIO: “SI FARÀ MA SENZA SPACCARE L’ITALIA”
In forza di quanto affermato dall’Ufficio Parlamentare di Bilancio, il leader M5s Di Maio su Facebook ha rilanciato il suo personale “diktat” in merito alle richieste avanzate da Lega e Pd (in Emilia Romagna), con un monito ovviamente all’altro vicepremier Matteo Salvini. «L’autonomia sarà fatta è nel contratto di governo, ma non verranno penalizzate le regioni del centro-sud, questo l’abbiamo detto chiaramente alla Lega. Noi il centro-sud lo tuteleremo con tutte le nostre forze»: nell’intervista a Il Mattino di Napoli, Di Maio poi sottolinea come «ho più volte detto che non bisognava avere fretta per chiudere la questione Autonomia», il che spiega il nulla di fatto praticamente continuo che si avanza in ogni vertice di Governo sul tema dell’Autonomia. «Si tratta di un tema molto importante che va trattato con massima trasparenza e serietà. Stiamo sciogliendo tutti i nodi per garantire un’autonomia equilibrata che non vada a penalizzare nessuna regione. Questo – conclude Di Maio – lo dico dal primo istante e finalmente abbiamo intrapreso la strada giusta». Il collega e rivale Salvini però stavolta non alza i toni e si “accoda” al Ministro del Lavoro: «Non so se il vertice di domani sarà decisivo. Magari ci saranno altre due, tre, quattro riunioni ma alla fine l’autonomia si farà»