Con un comunicato ufficiale e congiunto Milan e Inter hanno annunciato di aver presentato il “Progetto di Fattibilità Tecnico Economica” del nuovo Stadio di San Siro per Milano e del correlato distretto multifunzionale, uno shopping center più ampio dello Allianz Stadium della Juventus e il più moderno mai costruito in Italia. Come annunciato già la mattina dell’assegnazione delle Olimpiadi Invernali a Milano e Cortina poche settimane fa, i Presidenti Scaroni e Zhang hanno trovato l’accordo da presentare al Comune finora restio sul progetto: «La domanda presentata alle Istituzioni è il primo passo ufficiale da parte dei Club volto ad avviare un percorso condiviso verso la costruzione, nell’area di San Siro, di un distretto urbano, moderno, sostenibile e accessibile, che ruoti intorno a un impianto sportivo innovativo dai più elevati standard internazionali». Il progetto creato è un vero e proprio piano di urbanistica che andrebbe a modificare solo in parte la struttura attorno all’area di San Siro, mentre sarebbe un’autentica rivoluzione per quanto concerne lo Stadio e lo “quartiere” commerciale che vi si creerà attorno. Milan e Inter spiegano nel lungo comunicato le due fasi da approntare nel nuovo progetto: in primis, un nuovo stadio di circa 60.000 posti a sedere, nell’area contigua a quella dell’attuale stadio (di proprietà del Comune di Milano e attualmente in concessione ai due Club); in secondo luogo, il progetto prevede «un distretto multifunzionale nell’area del Meazza dedicato allo sport, all’intrattenimento, allo shopping e al divertimento, che rappresenti un luogo di aggregazione in grado di accogliere cittadini, tifosi e turisti 365 giorni all’anno, dando occupazione a oltre 3.500 persone».
IL PROGETTO DI MILAN E INTER E I DUBBI DEL COMUNE
L’investimento a livello globale costerebbe su 1,2 miliardi di euro stimati, la cui realizzazione viene ritenuta da Inter e Milan del tutto essenziale «per riportare il calcio di Milano nell’élite del football europeo e mondiale». Gli investimenti saranno sostenuti da AC Milan e FC Internazionale assieme, «a fronte della concessione di un diritto di superficie a 90 anni, da assegnarsi tramite gara pubblica, per la quale i due Club, in qualità di proponenti, avranno un diritto di prelazione». Quando venne annunciato da Scaroni pochi giorni fa, il sindaco di Milano Beppe Sala – preoccupato anche che la realizzazione del nuovo stadio potesse avvenire prima dell’inaugurazione delle Olimpiadi 2026 prevista proprio a San Siro – diede subito il suo forte parere contrario: «Ci vorrà tempo per il nuovo stadio, non mi sembra fattibile l’idea di un unico stadio per Milan e Inter: San Siro funzionerà ancora per diversi anni, fino almeno al 2026 con le Olimpiadi». Milan e Inter però oggi, con il Progetto di Fattibilità presentato chiedono alle istituzioni di poter ragionare sull’effettiva costruzione e piano a lungo termine: «parallelamente all’iter autorizzativo presso le sedi istituzionali competenti, i Club avvieranno un dialogo aperto e trasparente con il territorio, in particolare nel quartiere San Siro, per trovare soluzioni che tengano in adeguata considerazione le esigenze della città». Per le due società milanesi il nuovo Stadio è preferibile alla ristrutturazione del Meazza e nel progetto vengono espressi i motivi: «la struttura presenta, infatti, una serie di deficit di diversa natura la cui risoluzione avrebbe necessariamente richiesto un massiccio intervento di riqualificazione dai dubbi esiti. Nell’ipotesi della ristrutturazione, si verificherebbero inoltre significativi problemi di convivenza tra un cantiere di tali dimensioni, e l’attività sportiva dei due Club, con allungamento notevole dei tempi di cantiere, problematicità legate a garantire la sicurezza, perdita di ricavi con annessa riduzione per diversi anni della capacità dello stadio ben al di sotto dei 45.000 posti e necessità di disputare parte dei match casalinghi lontano da Milano».