Pupi D’Angieri è uno degli uomini più ricchi del mondo che è stato al centro del gossip per una conoscenza con Nancy Brilli. Petroliere, banchiere, ex consigliere di Arafat e ora ambasciatore del Belize con 23 Rolls Royce ha parlato ai microfoni di Valerio Palmieri in un’intervista per il settimanale Chi. Nel corso della sua vita ha conosciuto alcune delle donne più belle del mondo come la Principessa Charlene di Monaco di cui dice: “Charlène di Monaco è la Principessa più charmante al mondo per classe, eleganza e semplicità”, afferma – “Sono stato invitato al suo tavolo a palazzo lo scorso 30 giugno in quanto ho vinto il Concours d’Elégance a Monte Carlo con la Ferrari Barchetta del 1949, da non confondere con la Rolls Royce Silver Wraith che vedete nelle foto: quella, invece, è l’auto su cui si sono sposati il principe Ranieri e Grace Kelly nel 1956 e abbiamo deciso di portarla in mostra nel Principato suscitando un tale entusiasmo che è stata richiesta per un evento sulla storia di Monaco in programma il prossimo anno”.
PUPI D’ANGIERI: “CON NANCY BRILLI SONO STATO SOLO A CENA”
Il nome di Pupi D’Angieri è stato per un po’ accostato a Nancy Brilli dopo la fine della relazione che l’attrice aveva con il chirurgo plastico Roy De Vita. Nessuna storia, però, tra D’Angieri e la Brilli. “Sono vittima del sistema, appena metto il naso fuori casa dicono che sono fidanzato con qualcuno. Con Nancy Brilli saremo andati a cena tre volte, ma le sono grato perché l’anno scorso, quando sono stato in coma, ha pregato molto per me” – ha confessato D’Angieri che, poi, ha anche spiegato in cosa consiste il suo lavoro che lo ha reso uno degli uomini più ricchi del mondo – “Sono stato per 22 anni petroliere, banchiere e consigliere di Yasser Arafat, ho partecipato a tutte le trattative in Medio Oriente ai tempi di Arafat e Rabin, abbiamo una nostra banca e, io e i miei figli, siamo impegnati in varie attività. Esercito la professione di avvocato e mi occupo degli interessi di alcune fra le famiglie più importanti del mondo. Purtroppo non vivo di rendita, ma lavoro 20 ore al giorno”.