Novantasei anni fa nasceva René Favaloro, l’uomo che sarebbe poi diventato chirurgo e successivamente il padre dei by-pass coronarico. Argentino ma di origini italiane, è una delle personalità più importanti a livello storico al punto da rientrare tra i protagonisti dei popolari doodle di Google, oggi dedicato interamente a lui. Il cardiochirurgo grazie alle sue conoscenze riuscì a salvare milioni di vite a partire dal suo primo intervento realizzato il 9 maggio 1967. E sono in tanti, oggi, a dovergli un omaggio dal momento che l’intervento cardiochirurgico rappresenta il più eseguito nel mondo. Favaloro fu a tutti gli effetti l’artefice di una svolta scientifica importantissima e proprio lui istituì la “Fondazione Favaloro” a Buenos Aires, istituto di formazione di cardiologia e chirurgia cardiovascolare aperta a tutti gli studenti del mondo. La crisi economica di quegli anni però portò il governo argentino a non erogare più i fondi alla fondazione che quindi iniziò ad indebitarsi. Secondo molti proprio i grandi debiti accumulati spinsero il grande genio della medicina a suicidarsi nella sua Buenos Aires nel luglio del 2000. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
“MEDICO RILUTTANTE AGLI ONORI”
Una vita straordinaria celebrata in maniera straordinaria quella di René Favaloro, il medico argentino di origini italiane (i suoi nonni paterni erano di Valdichiesa, borgo in provincia di Messina, sulle isole Eolie) al punto che in moltissime parti del mondo oggi è dedicato al 96esimo anniversario della sua nascita il doodle di Google. Un riconoscimento che viene tributato soltanto a grandi personalità della storia umanità, capaci di lasciare una traccia indelebile del loro passaggio sulla Terra. Ed è proprio quanto ha fatto René Favaloro nel campo della medicina, inventando la tecnica del bypass aorto-coronarico. Di questo gli ha dato merito, come si legge sull’Independent, anche il dottor Denton A Cooley:”Anche se era sempre riluttante a portare il soprannome di ‘padre’ della chirurgia di bypass delle arterie coronarie, è il chirurgo che dovremmo ringraziare introducendo un intervento di bypass coronarico nell’arena clinica”. (agg. di Dario D’Angelo)
RENÉ FAVALORO, IL MEDICO DI CAMPAGNA CHE HA FATTO LA STORIA
René Favaloro, il chirurgo argentino di origini italiane inventore della tecnica del bypass coronarico oggi ricordato dal doodle di Google a 96 anni dalla nascita, è il protagonista di una storia di vita eccezionale. Lo spiega bene l’Independent, sottolineando come la carriera del nativo di La Plata sia iniziata da “semplice” medico di campagna. Il medico che incarna i valori più nobili della professione, quelli che parlano di contatto e vicinanza con il paziente, che parlano di una relazione quasi amicale, fraterna, in cui la borsa del medico diventa lo scrigno delle speranze del malato e le mani del dottore che visita un unguento più forte di mille farmaci. Fu proprio nella campagna, precisamente nella provincia di La Pampa, che dopo l’università René Favaloro, per 12 anni, mostrò quella predisposizione verso l’innovazione che gli valse in seguito diversi onori e un posto nella storia, “educando i suoi pazienti alla medicina preventiva, istituendo la prima banca del sangue “mobile” della zona e costruendo la sua sala operatoria, dove formò infermieri generali e chirurgici”, come scrisse il Dr Denton A Cooley in seguito alla sua morte. (agg. di Dario D’Angelo)
RENÉ FAVALORO, INSIGNITO DA COSSIGA
Grazie al Doodle di Google si celebra oggi in tutto il mondo, ed in particolare in Argentina e in Italia, il grande René Favaloro, inventore del by-pass coronarico. Luminare nella chirurgia cardiovascolare, nel 1991 l’allora presidente della repubblica italiana, Francesco Cossiga, lo insignì del prestigioso titolo di Grande ufficiale dell’Ordine al merito, una delle massime onorificenze del Belpaese. I comuni di Leni, Malfa e Santa Marina Salina, gli hanno invece conferito la cittadinanza onoraria, con l’aggiunta (a Leni), di un busto in marmo che lo raffigura. Favaloro fu apprezzato in vita non soltanto per le sue tecniche all’avanguardia nel campo della chirurgia, ma anche per le posizioni favorevoli alla libertà di scelta delle donne, ed in particolare sulla questione dell’aborto. In un’intervista del 1996 parlò così: «La legalizzazione dell’aborto non significa che stiamo dando a tutti l’autorizzazione di abortire, ma piuttosto che, in determinate circostanze, la povera ragazza disgraziata che non ha nessuna possibilità non finisca in quel mondo nascosto orribile che può condurre alla morte. Perché lì non ne muore una, ne muoiono tante. Al contrario, la ragazza privilegiata di una famiglia coi soldi va in una clinica prestigiosa, lo fa senza che nessuno se ne accorga, e nel pomeriggio se vuole può andare pure a ballare perché è già tutto passato. A me questa disuguaglianza non piace». In Argentina ricordiamo che l’aborto è illegale. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
RENÉ FAVALORO, INVENTORE BY-PASS CORONARICO: LA SUA CARRIERA
René Favaloro, l’inventore del by-pass coronarico, viene celebrato quest’oggi da Google con un suo Doodle: oggi il cardiochirurgo argentino di origini italiane, avrebbe compiuto 96 anni. Nato a La Plata nel 1923, aveva origini molto umili, essendo il padre carpentiere e la madre sarta. Fu la nonna materna a spingerlo a studiare medicina, e così Renè frequentò l’università locale, per poi iniziare a fare pratica presso il policlinico della città. Nel 1949 si laureò e inizio a lavorare fin da subito come ausiliare medico, approfondendo nel contempo la chirurgia cardiovascolare, che all’epoca era ancora una scienza quasi sconosciuta. A inizio anni ’60 la grande svolta: venne raccomandato dai suoi professori presso la Cleveland Clinic nell’Ohio, Stati Uniti, e nel 1967 iniziò a fare pratica con il by pass coronarico. Nel 1971 il ritorno in Argentina, quindi nel 1975 istituì la fondazione Favaloro, un centro di formazione per gli studenti. Nel 1984 divenne membro della CONADEP, che si occupava della sparizione delle persone durante le dittature militari. Morì suicida il 29 luglio del 2000. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
RENÉ FAVALORO, INVENTORE BY-PASS CORONARICO: L’AMORE PER L’UVA
René Favaloro, cardiochirurgo di origini italiane, viene oggi celebrato da Google con il suo Doodle. E’ nato in Argentina ma i suoi nonni erano di Valdichiesa, un piccolo borgo di 89 abitanti in provincia di Messina, sulle isole Eolie. A Leni (Salina) c’è un busto marmoreo in suo onore, nella piazzetta che si trova di fronte all’ambulatorio medico, in cui si leggono alcune delle parole rilasciate in passato dallo stesso Favaloro: “Qui a Salina, la terra dei miei nonni, mi emoziono, come sempre accade, fino al midollo delle ossa. Ora sto poggiando i piedi sopra le mie radici. La prima volta fu un’estate di diversi anni fa. Mi incamminai solo, passeggiando per queste valli, godendo della vista del loro verde lussureggiante, dei fiori profumati, fermandomi spesso per raccogliere questa terra con le mie mani, stringendola e strofinandola con amore. Ho rubato furtivamente qualche chicco d’uva, masticandolo lentamente, pensando che questa era l’uva che assaporavano i miei nonni”. I suoi nonni possedevano di fatto numerose vigne, ma nel 1890 la fillossera distrusse quasi tutte le colture delle viti, e di conseguenza parte della famiglia Favaloro fu costretta ad emigrare, per cercare nuova fortuna. Morì il 29 luglio del 2000 sparandosi un colpo di pistola al petto nella sua abitazione di Buenos Aires; un suicidio mai chiarito fino in fondo ma secondo la stampa sarebbe stata una conseguenza dei pesanti debiti che la sua fondazione aveva accumulato negli anni, a seguito della mancata erogazione dei fondi da parte del governo argentino. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
RENÉ FAVALORO 96 ANNI DALLA SUA NASCITA
René Favaloro è protagonista del Doodle di Google di oggi. Il gigante del web, che in un certo senso rappresenta il cuore pulsante dello spazio virtuale per eccellenza che ospita – di fatto – la nostra seconda vita fatta di social network, servizi, cultura e svago, ricorda quindi René Favaloro, cardiochirurgo nato in Argentina, ma legatissimo alle sue origini italiane, a 96 anni dalla nascita. Una vita molto intensa quella di René Favaloro che diventato prima chirurgo e poi specializzatosi in cardiochirurgia, disciplina che ha visto gli albori – almeno nella forma che noi conosciamo più direttamente – negli anni ’50, ed è considerato il “padre” del bypass aorto-coronarico. René Favaloro eseguì l’intervento il 9 maggio del 1967, con successo, aprendo di fatto la strada a una pratica che al giorno d’oggi salva, in modo praticamente routinario decine di migliaia di vite umane, dato che è l’intervento cardiochirurgico a maggior frequenza di esecuzione. René Favaloro, come detto, era persona molto legata alle sue radici italiane, dell’isola di Salina per la precisione, come era molto legato alla sua professione di medico e in particolare alla sua vocazione chirurgica. Viveva questa missione in modo così viscerale che arrivò, durante la grande crisi Argentina del 2000 e dopo aver scritto un accorato appello al Presidente De La Rua in cui criticava il sistema sanitario rimasto senza soldi per la crisi, a suicidarsi sparandosi un colpo di arma da fuoco proprio al cuore.
IL BYPASS AORTO-CORONARICO: COME SI SVOLGE L’INTERVENTO INVENTATO DA RENÉ FAVALORO
Entrando nel dettaglio, come si svolge l’intervento di bypass aorto-coronarico di cui René Favaloro è stato il pioniere? La tecnica, che permette di superare un condotto vascolare parzialmente o totalmente ostruito, è cambiata molto nel corso degli anni. Anzitutto oggi, a differenza di quanto avveniva ai tempi di René Favaloro, è possibile tentare un intervento meno invasivo, l’angioplastica, che è una procedura che prevede la dilatazione della stenosi mediante un palloncino che si gonfia all’interno della coronaria. Una volta dilatato il restringimento, viene posizionata una reticella (il cosiddetto stent) che permette di mantenere dilatata l’arteria. Quando però questo non è possibile, per diversi motivi, allora l’intervento di bypass aorto-coronarico di René Favaloro è la soluzione più indicata per salvare la vita del paziente creando appunto una via alternativa alla coronaria occlusa per il sangue in modo da agevolare l’arrivo di quello ossigenato al tessuto cardiaco. L’intervento di bypass aorto-coronarico viene generalmente eseguito mediante una sternotomia mediana longitudinale. Si può quindi eseguire l’intervento in due modi: con l’utilizzo della circolazione extracorporea (macchina cuore-polmoni), o senza di essa, cioè a cuore battente (off-pump). I condotti utilizzati per creare una via alternativa al sangue per raggiungere il cuore a valle della stenosi possono essere arteriosi o venosi: quelli arteriosi hanno meno probabilità di andare incontro a ostruzioni nel tempo e hanno quindi una durata nel tempo illimitata. Oggi, normalmente il rischio di morte associato a questa procedura è di circa il 2-3%, ma per ogni singolo paziente è necessaria una valutazione del rischio, tenendo in considerazione età, condizioni generali e le patologie associate.