La Luna, dopo così tanti anni dalla sua “attraversata” in quel meraviglioso 20 luglio 1969, attrae ancora: l’eclissi lunare parziale di stanotte ha semplicemente confermato quanto l’uomo, pur affannato nelle sue pratiche quotidiane, pur davanti a quello schermo tecnologico per la maggiorparte delle ore durante il giorno, poi davanti allo spettacolo nel cielo ha un moto di “silenzio”. Si ferma, la guarda e sospira pensando a tutte le proprie ansie della vita ma con lo spirito e lo sguardo “diversi” proprio per quell’emozione appena vista in cielo. Esageriamo? Forse, ma almeno per una notte quasi tutti si sono dimenticati o hanno evitato di ritirar fuori bufale, fake news e complottiamo vari che dalla Nasa passando agli astronauti fino alla conquista della Luna del 1969. Paolo Attivissimo, forse il più famoso debunker italiano, in una intervista a Vanity Fair ha voluto spiegare il perché ancora oggi il rischio della “bufala lunare” attrae così tanto la gente: «Oggi benché resti la diffidenza verso i governi, come è abbastanza normale che sia, ma oggi si è aggiunta l’opportunità di fare soldi: chiunque può mettersi su Internet e fare un video che parla di Terra piatta, di yeti, delle statue dell’Isola di Pasqua per dire che sono state messe lì dagli alieni, e qualcuno andrà a vederlo, lo condividerà con i propri amici. A ogni visualizzazione si guadagnano soldi». Ecco, ieri però davanti a quello spettacolo, almeno per un attimo, l’unica bufala esistente era quella che si stavano mangiando gli amici campani mentre si godevano lo spettacolo dell’eclissi di Luna in cielo. (agg. di Niccolò Magnani)
Vi spammo l’eclissi ? pic.twitter.com/q3aMkkB3nc
— Réowyn (@reowyn_) July 16, 2019
ECCO L’ECLISSI, TUTTI COL NASO ALL’INSÙ
Un’eclissi lunare parziale si è tenuta nella notte appena passata, quella fra martedì 16 e mercoledì 17 luglio. Lo spettacolare evento è stato visibile anche nel nostro paese, e sono stati milioni gli appassionati o i semplici curiosi che hanno puntato il naso all’insù, per assistere appunto all’oscuramento, solo in parte, del nostro satellite. Un evento naturale che è giunto tra l’altro nel 50esimo anniversario del lancio della missione Apollo 11 proprio sulla Luna, quasi come si volesse ricordare e celebrare quello storico avvenimento. L’eclissi lunare parziale è durata circa tre ore, ed ha interessato non soltanto l’Italia ma anche diverse aree del nord dell’Europa, nonché l’Asia, l’Africa, il sud dell’America e la zona ad occidente dell’Australia. Milioni le foto pubblicate sui social a cominciare da Instagram e Facebook, dove in tantissimi si sono dilettati in scatti più o meno riusciti. Secondo gli esperti la prossima eclissi sarà quello del sole, che si terrà il 21 giugno dell’anno che verrà. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ECLISSI LUNARE LUGLIO 2019: LO SPETTACOLO È PRONTO
Eclissi lunare luglio 2019, l’apice delle 23.30 ha lasciato tutti senza parole: un vero e proprio spettacolo del cielo, con tantissime persone munite di binocolo e cannocchiale alle 23.30 per assistere al massimo dell’eclissi. Un fenomeno naturale che durerà altre due ore, fino alle 2.20 circa, e che sta spingendo molti ad immortalare questo momento storico in attesa del prossimo appuntamento, che come vi abbiamo raccontato è in programma tra tre anni. Tra chi, più amatorialmente, è riuscita a “strappare” un piccolo puntino bianco e chi, più professionalmente, ha ritratto lo spicchio visibile in ogni minimo particolare, l’eclissi lunare sta spopolando su tutti i social network: primo tra i trend topic di Twitter in tutto il mondo, l’evento ha registrato un grande interesse verso tutti, appassionati e non. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
ECLISSI LUNARE LUGLIO 2019: “UNA VERA FESTA ALLA LUNA”
«L’eclissi di oggi è una vera festa alla Luna»: questo i giudizio dell’astrofisico Gianluca Masi ai microfoni dell’Ansa: occhi puntati al cielo per uno degli spettacoli più amati da scienziati e non, un vero e proprio show naturale che ammalia tutti per colori e dettagli. L’eclissi parziale è visibile anche a occhio nudo, ma è grazie a binocoli e telescopi che è possibile cogliere l’evoluzione in tutte le sue fasi. Tanti gli eventi organizzati in tutta Italia per la ricorrenza, che avviene nei giorni in cui si festeggia l’Apollo 11. Il prossimo appuntamento è in programma il 16 maggio 2022, con Masi che ha sottolineato: «Avremo un’eclissi più spettacolare di quella di stasera, perché sarà totale». Luca Parmitano, astronauta dell’Esa (Agenzia Spaziale Europea) ha aggiunto che sarà possibile anche vedere due passaggi della Stazione Spaziale Internazionale: il primo poco dall’Italia centro-meridionale, il secondo da tutta Italia. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
ECLISSI DI LUNA PARZIALE, SALE L’ATTESA SUI SOCIAL
Eclissi di luna parziale, tutto pronto per l’atteso evento astronomico: sui social ci sono grandi aspettative per il fenomeno naturale, ammaliante esteticamente e particolare in tutto e per tutto. Planetario Torino ha ricordato che «la Luna sorge intorno alle 21,30, ed avrà già iniziato l’ingresso nella penombra. Il massimo dell’eclissi parziale sarà alle 23.30. Per vederla occorre l’orizzonte sud-est libero», un ottimo consiglio per tutti coloro che intendono osservare, con o senza strumenti specifici, l’ombra della Terra che oscura parzialmente la Luna. E c’è chi è pronto per alzare gli occhi al cielo: «Stanotte guardando l’eclissi parziale, fate attenzione. Chi indica la Luna, dimentica spesso il suo lato oscuro e chi segue il dito,non nota la sua splendida luce. La Luna è visibile a tutti, ma amica di pochi…», scrive Lady Disagio su Twitter. Insomma, non ci resta che attendere ancora un altro po’ e assistere allo spettacolo… (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
ECLISSI DI LUNA PARZIALE, ROMA E L’ANATEMA
Oggi celebriamo l’evento astronomico dell’eclissi di luna, “ieri” si pensava che quello strano e rarissimo fenomeno fosse segno di un qualche maleficio: ogni epoca ha vissuto le diverse “superstizioni” legati alle eclissi lunari o solari che avvenivano sopra le teste dei nostri avi. Dall’Antica Roma, ad esempio, le usanze erano piuttosto particolari: racconta Plinio come prima della scoperta delle cause naturali del fenomeno così particolare gli uomini «credevano la Luna vittima di malefìci e le venivano in aiuto con ogni sorta di rumori». Sempre Plinio annota nelle sue opere come i soldati romani nell’eclissi di Luna della notte tra il 21 e il 22 giugno del 168 a.C. «si misero a battere oggetti di bronzo e alzarono verso il cielo tizzoni e torce in grande quantità». Fu poi Sulpicio Gallo a svelare le cause puramente naturali del fenomeno astronomico, ma l’agitazione e le superstizioni del popolo romano (e non solo quello) rimasero intatte per secoli. Come ben riporta il Quotidiano.net, Tacito negli Annali ricorda un’altra eclissi di luna parziale, nella notte tra il 26 e il 27 settembre del 14 d.C. in Pannonia «si vide oscurarsi improvvisamente la Luna nel cielo sereno. I soldati, ignari della causa di tale fenomeno, interpretarono l’avvenimento come presagio della sorte presente. Fanno dunque strepito con cimbali, tube e corni, presi dal giubilo e dall’angoscia a seconda che la Luna diviene più luminosa o più oscura». (agg. di Niccolò Magnani)
PASSERÀ ANCHE LA STAZIONE SPAZIALE INTERNAZIONALE
Mentre di certo vi starete preparando per assistere all’eclissi di Luna parziale tra le 22 e l’1 di notte, forse non tutti sanno che sempre questa sera in cielo sarà abbastanza nitido il passaggio della Stazione Spaziale Internazionale: la sorpresa speciale, proprio nella notte dell’Eclissi, arriverà tra le 23.03 e le 23.12, riporta l’Osservatorio Astronomico dell’Università di Siena e passerà sopra la testa degli italiani a circa 400 chilometri di altezza. Si vedrà insomma molto bene e anche nitidamente laddove vi dovesse essere un cielo stellato senza nuvole: sembrerà una stella e invece trattarsi del passaggio della Stazione Spaziale, un po’ più spostata rispetto a quella luna che in maniera parziale verrà “oscurata” dal fenomeno dell’Eclissi. Sarà l’ultima volta in cui il satellite della Terra entrerà nel cono d’ombra del nostro Pianeta fino all’eclissi totale di Luna del 26 maggio 2021, come riportato da Earthsky. (agg. di Niccolò Magnani)
DALLA LUNA ALLO SHOW DI SATURNO
Occhi all’insù per ammirare l’eclissi lunare parziale del 16 luglio, uno spettacolo che come di consueto attrae l’attenzione degli appassionati di astronomia ma anche di quanti amano il bello e l’eccezionalità di un evento. Ma sono proprio gli esperti ad informarci di una particolare congiunzione astrale che andrà ad impreziosire un evento che sembra scritto nelle stelle, se così ci permettete di scrivere, dal momento che ricorre a 50 anni esatti dal lancio della missione Apollo 11 che portò l’Uomo a toccare il suolo lunare. Come ricordato dalla sezione Scienze di Fanpage, infatti, l’eclissi di Luna parziale avverrà in concomitanza con una grande esposizione di Saturno, il “Signore degli Anelli” che sarà visibile un po’ più a destra e in alto della Luna, sotto la stella Albaldah o Pi sagittarii. Luna e Saturno risulteranno “incastonati” nella spettacolare costellazione del Sagittario. Per individuare il pianeta basterà ricordarsi che la sua luce, a differenza degli altri astri, non brilla. (agg. di Dario D’Angelo)
50 ANNI DOPO APOLLO 11
Un eclissi lunare, parziale o totale che sia, è sempre un evento speciale. Se poi all’evento astronomico si aggiungono i corsi e ricorsi storici ecco che all’interesse dettato dal fenomeno in sé bisogna aggiungere anche un tocco magico capace di toccare anche i meno esperti del settore. Per l’eclissi di luna di martedì 16 luglio 2019 la coincidenza storica rimanda addirittura a 50 anni fa: fu infatti il 16 luglio del 1969 che venne lanciata l’astronave Apollo 11: un’impresa che segnò lo spartiacque per l’inizio di una nuova era spaziale. Quella missione culminò nell’allunaggio avvenuto il 20 luglio 1969, una data storica che per dirla alla maniera di Neil Armstrong, il primo uomo a toccare il suolo lunare, segnò “un enorme balzo per l’umanità”. Ecco perché a 50 anni dal lancio di quella missione l’eclissi lunare sembra quasi un segno del destino…(agg. di Dario D’Angelo)
ECLISSI DI LUNA PARZIALE 16 LUGLIO 2019
Eclissi di Luna parziale domani 16 luglio: questo l’evento astronomico dell’anno per l’Italia. Si tratta di un’occasione da non perdere, visto che poi bisognerà aspettare il 2021 per ammirarne almeno una parziale nel nostro Paese. L’evento tra l’altro cade nel pieno della “febbre da Luna” e a pochi giorni dall’eclissi solare. Siamo vicini alle celebrazioni dei 50 anni del primo allunaggio, avvenuto con Neil Armstrong e Buzz Aldrin il 20 luglio 1969. In queste settimane comunque potete ammirare anche pianeti giganti come Giove e Saturno, poi bisogna prepararsi alle stelle cadenti di agosto, le Perseidi. Ma torniamo allo spettacolo della Luna. Domani sarà piena, quindi potremo ammirarla mentre l’ombra della Terra se ne “mangia” un pezzo dopo il tramonto del Sole. Dovete farvi trovare pronti per le 20.45 di domani. A quest’ora comincerà ad entrare nella penombra. L’eclissi di Luna durerà in totale cinque ore e mezza. Il momento più interessante arriverà alle 22, quando comincerà ad attraversare il cono d’ombra della Terra pur senza entrarvi completamente. Per questo motivo sarà una eclissi di Luna parziale.
ECLISSI DI LUNA PARZIALE 16 LUGLIO 2019, COME E QUANDO VEDERLA
L’eclissi di Luna parziale culminerà domani attorno alle 23.30, quando una parte del nostro satellite si “tingerà” di rosso per effetto della rifrazione dei raggi solari “piegati” dall’atmosfera terrestre. All’una del mattino uscirà dall’ombra, ma tutto terminerà dopo le 2.17. L’evento sarà visibile in tutta Italia, meteo permettendo. Non serviranno attrezzature particolari, ma con un telescopio potrete godere di una vista più dettagliata. Nel mese di luglio comunque avremo i “fuochi d’artificio astronomici”. Attorno al 15 infatti lo sciame meteorico delle Perseidi dovrebbe cominciare ad “accendere” il cielo. Sono le stelle cadenti più attese in quanto le più generose. Con le temperature miti della notte è più facile osservarle, ma il loro picco sarà comunque ad agosto. È previsto il 13, tre giorni dopo la notte di San Lorenzo. Sono poi osservabili i pianeti giganti. Saturno e i suoi anelli sono visibili da giorni. Giove è però l’oggetto più luminoso in questi mesi, dopo la Luna. Potete riconoscerlo a occhio nudo o sfruttare un telescopio per distinguere anche i suoi satelliti principali: Europa, Ganimede e Callisto, scoperti da Galileo.