Mentre Luca Parmitano viaggia verso la Stazione Spaziale Internazionale per la missione Beyond, c’è chi continua a confutare la tesi della Terra con una forma quasi sferica. Ci riferiamo ai terrapiattisti, secondo cui non solo la Terra è piatta, ma l’uomo non ha mai messo piede sulla luna. Nel giorno in cui si celebrano i 50 anni dallo sbarco sulla Luna, Alberto Galuppini, leader dei terrapiattisti continua a dire che l’essere umano non ha mai messo piede su quel satellite. Sarebbe stato il regista Stanley Kubrick a girare il finto sbarco in studi top secret. «Non c’è nessuna prova che siamo andati sulla Luna», dichiara nell’intervista rilasciata all’AdnKronos. Ci sono quelle della Nasa, ma per Galuppini non sono attendibili perché nessuna “parte terza” le ha verificate. Ci sono foto, video, scritti e testimonianze di scienziati che smentiscono senza appello le teorie complottiate, ma non vanno prese in considerazione secondo Galuppini. «Armstrong &Co? Chiaramente gente pagata, militari. È come se qualcuno fotografasse la torre degli Asinelli di Bologna e la spacciasse per la torre di Pisa: uno che non può andare a Pisa deve per forza fidarsi. Lo stesso vale per le foto della Nasa…».
TERRAPIATTISTI E IL “FINTO” SBARCO SULLA LUNA
Chi si avvicina per la prima volta alle teorie dei terrapiattisti si chiede, ad esempio, cosa sia la Luna per loro se la Terra è piatta. «È una luminaria ed è molto colorata. Ci sono foto, non smentite, in cui si vede chiaramente il colore blu. Basta osservarla con un telescopio. Da lontano sembra giallastra, ma è colorata. Perché la Nasa ci mostra sempre le foto della Luna in bianco e nero?», risponde Alberto Galuppini, che ha scritto anche alcuni libri sull’argomento. Quando torna a parlare dell’allunaggio, fornisce la sua teoria su chi ci sia dietro: «È tutto organizzato dalla massoneria per negare la veridicità della Bibbia e di Gesù». C’è l’americano Bill Kaysing, autore del libro “Non siamo mai andati sulla luna”, secondo cui lo sbarco sulla Luna fu una messinscena filmata in studi cinematografici, forse nell’Area 51. «Lì hanno costruito la finta narrazione degli alieni, ma in realtà ci sono gli studi dove sono stati costruiti i paesaggi lunari. Kaysing sostiene che quei set siano ancora lì, conservati come una specie di museo».