Un gruppo di minori è stato fermato nei giorni scorsi in seguito ad una aggressione dalla polizia comunale svizzera di Winterthur. Il branco, formato da ragazzini tra i 12 ed i 14 anni, aveva picchiato un loro coetaneo. Dopo aver fermato i giovani coinvolti nell’aggressione, gli agenti hanno compiuto una ulteriore scoperta choc osservando i loro cellulari: all’interno, materiale video molto violento e non solo. Oltre a dei video porno vi erano anche filmati che immortalavano una decapitazione. I possessori degli smartphone contenenti questo materiale choc sono stati denunciati. I fatti, come spiega AdnKronos, risalgono allo scorso 12 luglio ma la notizia è stata diramata dalla polizia comunale con una nota solo nelle passate ore. La sera del 12 luglio, dunque, gli agenti sono stati chiamati ad intervenire dopo che un passante, poco dopo le 21, aveva assistito al violento pestaggio a scapito di un loro coetaneo presso una scuola del quartiere periferico di Waldegg, in Svizzera. Giunti sul posto segnalato, i poliziotti hanno trovato un 13enne ferito alla testa.
VIDEO PORNO E DECAPITAZIONI: SCOPERTA CHOC IN CELLULARI MINORI
Sarebbero cinque, in tutto, i minori coinvolti nella brutale aggressione a carico di un adolescente, loro coetaneo. I presunti aggressori avrebbero tutti età compresa tra i 12 ed i 14 anni, fermati ed interrogati dopo il fatto. Al vaglio degli agenti anche i loro cellulari, nei quali sono stati trovati alcuni video inquietanti. In uno di questi, si vedeva addirittura una decapitazione. I cinque minori sono stati successivamente consegnati alle rispettive famiglie ma i loro cellulari sono rimasti sotto sequestro, al vaglio della polizia che ha avviato tutte le indagini del caso. Le stesse hanno infatti permesso di identificare altri minori sui cui cellulari sono stati rinvenuti i medesimi video violenti ed altre immagini porno vietate. In tutti i casi si è proceduto con il sequestro dei dispositivi e le denunce presso la procura dei minori. Nella nota in cui viene data la notizia dell’aggressione, la polizia ha ribadito come sempre più spesso nei cellulari di minori vengono trovati video porno o violenti, la cui produzione o detenzione rappresenta chiaramente un reato.