Nuove avventure televisive per il noto cantante Enrico Ruggeri. A fine mese condurrà la finale del concorso “Musicultura”, in onda in seconda serata su Rai Tre, in compagnia dell’ex modella Natasha Stefanenko. In autunno, invece, come annunciato pochi giorni fa dalla stessa televisione pubblica, sarà in prima serata su Rai Uno per il programma “Una vita da cantare”, dedicato ai grandi cantautori della storia italiana. “Sono trasversale – racconta lo stesso in un’intervista ai microfoni di Di Più Tv – sono un cantante, poi scrivo romanzi e conduco programmi radio e televisivi”. Si comincia, come detto sopra, con Musicultura, in onda il 27 luglio: “E’ il premio – specifica Ruggeri – dedicato ai cantautori emergenti nato nel 1990 con il nome di Premio città di Recanati e che dal 2005, dopo il trasferimento a Macerata, si chiama Musicultura”.
ENRICO RUGGERI: “DA NOVEMBRE IN PRIMA SERATA SU RAI UNO”
“Una vita da cantare”, invece, andrà in onda a partire dal prossimo 16 novembre, in prima serata il sabato: “Racconterò una delle pagine più gloriose della storia della canzone e della cultura italiana – prosegue Ruggeri – quella dei cantautori. Sono previste tre puntate – svela – e dovrò compiere delle scelte dolorose perché non potrò parlare di tutti i cantautori. Per questo motivo non voglio anticipare un nome che poi, magari, dovrò sacrificare”. Ruggeri aggiunge che il suo programma non sarà nostalgico, esclusivamente rivolto al passato: “Uno dei miei obiettivi – specifica – è dimostrare l’attualità delle canzoni dei cantautori, dimostrare la loro modernità”. Secondo lo stesso ex giudice di X Factor, la Rai l’ha scelto perché ama raccontare storie, così come già avviene su Radio24 con il programma “Il falco e il gabbiano”: “Poi – aggiunge – ha avuto peso il mio ruolo di insegnante al conservatorio di Milano, dove sono docente di storia del pop e del rock”. Il giornalista conclude l’intervista chiedendo a Ruggeri se teme la guerra degli ascolti del sabato sera: “Spero di ottenere buoni ascolti ma non sono ossessionato, tengo più alla credibilità del programma e al racconto che farò”.