La deadline del 31 luglio è arrivata: tempo fino ad oggi per la pace fiscale, in soldoni per aderire alla rottamazione-ter e al saldo e stralcio che consente di pagare quei debiti non compresi nelle istanze trasmesse entro la precedente scadenza in forma agevolata. Interessati alla doppia scadenza sono quasi un milione e mezzo di persone: come scrive Giuliano Mandolesi su Italia Oggi, alcuni chiamati al pagamento della prima rata della rottamazione ter, mentre circa 300mila contribuenti alla presentazione dell’istanza grazie alla riapertura dei termini. Come ricorda Il Sole 24 Ore, “il pagamento di quanto dovuto può essere effettuato: a) mediante domiciliazione sul conto corrente eventualmente indicato dal debitore nella dichiarazione per la rottamazione; b) mediante bollettini precompilati, che l’agente della riscossione allega alla comunicazione, se il debitore non ha chiesto di eseguire il versamento con le modalità previste dalla lettera a); c) presso gli sportelli dell’agente della riscossione”. (agg. di Dario D’Angelo)
ROTTAMAZIONE-TER, SALDO E STRALCIO: LE PAROLE DI BITONCI
Pace fiscale, ultime ore per aderire alla rottamazione-ter e al saldo e stralcio. Si tratta dell’ultima chiamata per accedere ai provvedimenti che consentono di pagare l’importo dovuto in forma agevolata per tutti quei debiti non compresi nelle istanze trasmesse entro la precedente scadenza. Registrate file agli sportelli in diverse zone d’Italia, con le nuove richieste che sarebbero vicine ai 2 milioni secondo le ultime stime. Massimo Bitonci, sottosegretario all’Economia in quota Lega, ha affermato che si tratta complessivamente «di un tesoretto di circa 25 miliardi da destinare alla riduzione della pressione fiscale». E l’ex sindaco di Padova sottolinea che l’esecutivo è già al lavoro per «una pace fiscale 2 che preveda per le società in crisi aziendale certificata la possibilità di saldo e stralcio, così come misure per la deflazione del contenzioso rimasto fuori dalla pace fiscale 1 e l’emersione del contante». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
ROTTAMAZIONE-TER, SALDO E STRALCIO: ULTIMA CHIAMATA
Siamo arrivati al giorno cruciale della scadenza per il pagamento della prima o dell’unica rata relativa alla rottamazione-ter e al saldo e stralcio delle cartelle esattoriali o per presentare la domanda a seguito della riapertura dei termini prevista dal decreto crescita, da cui vanno però esclusi i debiti già compresi nella dichiarazione di rottamazione-ter presentata entro il 30 aprile 2019. Il sito del Sole 24 Ore ricorda che “i contribuenti che non hanno versato le rate dovute per le precedenti rottamazioni entro il 7 dicembre 2018 devono versare le somme dovute in unica soluzione, o nel numero massimo di dieci rate consecutive, ciascuna di pari importo, di cui la prima in scadenza il 31 luglio 2019 con il possibile allungamento fino al 5 agosto, e la seconda il 30 novembre 2019 (che slitta al 2 dicembre). Le altre otto rate successive si dovranno pagare il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio ed il 30 novembre degli anni 2020 e 2021. Sulle rate successive alla prima, a partire dal 1° agosto 2019, sono dovuti gli interessi dello 0,3% annuo”.
Il riferimento alla data del 5 agosto non è casuale. Per i pagamenti, infatti, “è prevista una tolleranza di cinque giorni, rispetto alle scadenze ordinarie. Nei casi di tardivo versamento non superiore a cinque giorni, non scatta la decadenza dai benefici e non sono dovuti interessi”. Il sito del Sole 24 Ore ricorda anche che “i contribuenti che hanno eseguito il pagamento entro il 7 dicembre 2018, delle residue somme dovute per la rottamazione-bis, per le rate scadute nei mesi di luglio, settembre e ottobre 2018, beneficiano del differimento automatico del versamento delle restanti somme, che potrà essere effettuato in dieci rate consecutive di pari importo, con scadenza il 5 agosto (con la “tolleranza” dei 5 giorni), e il 30 novembre di ciascun anno a decorrere dal 2019”. Tuttavia, c’è da tenere presente che “sulle rate sono dovuti, dal 1° agosto 2019, gli interessi al tasso dello 0,3% annuo”, fatta salva la possibilità di effettuare il pagamento delle rate residue in un’unica soluzione.
PAGAMENTO ROTTAMAZIONE-TER E “SALDO E STRALCIO” CARTELLE ESATTORIALI
Come ricorda il sito dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, domani, mercoledì 31 luglio, c’è una doppia scadenza importante. La prima riguarda il pagamento (in un’unica soluzione o della prima rata) per la rottamazione-ter delle cartelle esattoriali per chi ha aderito entro il 30 aprile. La seconda scadenza riguarda il termine per aderire alla rottamazione-ter e al “saldo e stralcio” secondo le indicazioni del decreto crescita. Il sito stesso chiarisce che “per aderire alla Definizione agevolata 2018 è necessario presentare, entro il 31 luglio 2019, l’apposita dichiarazione di adesione. Per farlo, puoi scegliere tra diverse modalità: online, tramite PEC e allo sportello”. C’è da tenere presente che “la dichiarazione di adesione alla Definizione agevolata 2018 può essere trasmessa fino alle 23.00 del 31 luglio 2019 in area pubblica e fino alle ore 23.59 del 31 luglio 2019 in area riservata. Dopo tali termini il servizio non sarà più disponibile”. Meglio quindi evitare di fare tutto all’ultimo.
PROROGA SCADENZA ROTTAMAZIONE-TER E “SALDO E STRALCIO”? NO, SOLO TOLLERANZA DI 5 GIORNI…
Le stesse indicazioni valgono anche per il “saldo e stralcio” delle cartelle. Sia per sapere quali sono i debiti che rientrano nell’ambito applicativo del “saldo e stralcio” che nella “Definizione agevolata 2018”, si può richiedere il Prospetto informativo, che contiene anche l’importo dovuto, direttamente nella propria area riservata del sito agenziaentrateriscossione.gov.it fino alle ore 23.59 del 31 luglio 2019. Dopo tale termine il servizio non sarà più disponibile. Come ricorda Il Sole 24 Ore, “per i pagamenti, è prevista una tolleranza di cinque giorni, rispetto alle scadenze ordinarie. Nei casi di tardivo versamento non superiore a cinque giorni, non scatta la decadenza dai benefici e non sono dovuti interessi”. Trascorsi questi cinque giorni, se non si sarà provveduto al pagamento, si perderà la definizione agevolata delle cartelle che consente uno sconto su sanzioni e interessi.