Soprattutto d’estate, con l’approssimarsi delle vacanze, torna d’attualità un problema spesso sottovalutato e che tuttavia è più frequente di quanto si possa pensare, vale a dire l’ansia da partenza. Infatti, nell’imminenza di un viaggio (che sia in aereo o anche semplicemente in macchina), molte persone diventano presa di un sentimento di agitazione e stress che spesso sfocia in vera e propria angoscia; come spiegano gli esperti, le cause a volte vanno ricercate però nel nostro inconscio anche se va detto che si tratta di un problema comunque superabile mediante alcune tecniche e semplici accorgimenti anche se, sepolta nel nostro “profondo”, risiede quella che è la vera causa e che può riferirsi a un trauma legato al viaggiare, o a una paura dell’ignoto dovuta al fatto che si abbandona la routine quotidiana o ancora legata semplicemente al cambiamento e all’ansia di doversi organizzare per tempo e sottostare a orari e scadenze. Sempre le scienza spiega però come questi soggetti che soffrono di ansia pre-partenza siano sovente predisposti e abbiano già avuto degli episodi simili: ma con le giuste tecniche di respirazione e rilassamento, oltre che all’aiuto di esperti e del training autogeno, i miglioramenti sono garantiti.
L’ANSIA PRE-PARTENZA, DISTURBO DIFFUSO
Questa ansia da partenza infatti su manifesta poco prima di cominciare un viaggio e non è solo legata alle paure classiche del volo in aereo o dei rischi che si corrono durante gli spostamenti: nei casi più gravi quella che viene descritta come una vera e propria fobia può provocare anche attacchi di panico che sono difficili da gestire anche per chi ci sta attorno. Secondo alcuni studi, inoltre, questi disturbi legati all’ansia sarebbero tra i più diffusi fra quelli di natura psichiatrica; non solo, dal momento che una ricerca americana ha appurato che probabilmente almeno una persona su tre ha esperito almeno un episodio del genere nel corso della sua vita, mentre i dati disponibili in Italia sottolineano come siano circa cinque milioni le persone che hanno avuto attacchi di panico in queste situazioni. Per quanto concerne le fasce di età più “esposte” a questi disturbi, nessuna ne è totalmente esclusa anche se vi è una certa prevalenza nell’età giovane-adulta.