Le mamme coraggio sono anche quelle che si schierano al fianco dei figli nella battaglia per il diritto di essere ciò che sentono. Lo dimostra Mariella Fanfarillo, mamma di Olimpia, seconda in Italia a fare la transizione di genere a 17 anni. «L’unico regalo che chiedeva a Babbo Natale era diventare una bambina…». E la madre l’ha aiutata a realizzarlo. La scelta di Olimpia parte da lontano, perché già da piccola si sentiva femmina e lo dimostrava in ogni modo. A 16 anni ha cominciato la sua transizione di genere che l’ha portata un anno dopo al riconoscimento del cambio anagrafico di sesso senza l’obbligo dell’operazione. In questo percorso ha avuto la sua famiglia sempre al suo fianco. E sua madre lo era anche quando era vittima di insulti, atti di bullismo e discriminazioni. Ora Mariella Fanfarillo racconta tutto in un libro, “Senza rosa né celeste. Diario di una madre sulla transessualità della figlia”. «Tanti mi hanno attaccata dicendo “è troppo piccola”. No, era l’età giusta. Se avessi aspettato ancora le avrei tolto altri anni di vita», ha dichiarato al Corriere della Sera.
MARIELLA FANFARILLO, “COME HO AIUTATO MIO FIGLIO MINORENNE A DIVENTARE DONNA”
Mamma Mariella ha capito subito che Lorenzo si sentiva una femmina nata in un corpo maschile. «Per me la transizione ha significato sostenere e accompagnare mia figlia, cambiare insieme a lei. Anche per suo padre che è un militare non è stato facile, ma poi l’ha totalmente appoggiata». Si è informata e ha sostenuto la figlia nei momenti più difficili. «Le elementari, ma soprattutto le medie e i primi anni delle superiori sono stati un vero inferno. Prese in giro, insulti, bullismo. La scuola purtroppo non sa accogliere, i primi a discriminare sono stati gli insegnanti». Un insegnante la chiamava “signorina” davanti a tutta la classe, i “frocio” e “finocchio” dei compagni non venivano ripresi, anzi le veniva detto che non doveva prendersela. Mariella Fanfarillo ha parlato anche di un’aggressione fisica. A 13 anni è cominciato il percorso con una psicologa, a 16 è cominciato quello di adeguamento tra identità fisica e psichica, la cosiddetta transizione di genere. «La richiesta abbiamo dovuto farla noi genitori perché lei era minorenne. È iniziata una nuova battaglia». Ma l’hanno vinta. E ora Olimpia ha 19 anni, è diplomata col massimo dei voti e ha trovato l’amore.