E’ un vero e proprio paradosso politico quello che ha investito Claudio Marian, sindaco di sinistra di Noventa di Piave che, esasperato dai nomadi che da due anni occupano le case di via Guaiane senza averne i requisiti e disturbando i vicini, ha deciso di chiedere aiuto a Salvini in persona. In poche parole: una richiesta di “ruspa” da un uomo di sinistra al capo leghista? Il primo cittadino del piccolo centro in provincia di Venezia, come riportato dal Corriere del Veneto, ha sfruttato l’intercessione della deputata Giorgia Andreuzza, che in consiglio comunale rappresenta l’opposizione, per cercare la sponda del ministro dell’Interno. Lo ha fatto dopo che la Prefettura di Venezia, al contrario, ha spinto per concedere la residenza ai nomadi. Questi, da due anni a questa parte, bussano alle porte dell’amministrazione perché la loro situazione venga regolarizzata. Ma Marian ha spiegato:”Le case in cui risiedono non sono agibili per mancanza di certificazioni, loro stessi si dimostrano vicini difficili”, tra schiamazzi e chiamate ai carabinieri. Il sindaco ha scelto allora di scrivere una lettera a Salvini: la missiva si trova ora nelle mani di Andreuzza. Il ministro risponderà?
SINDACO DI SINISTRA CHIEDE AIUTO A SALVINI
La giunta di centrosinistra di Noventa di Piave, però, non vuole che questo passaggio si trasformi in un autogol politico:”Chiediamo solo che vengano rispettate le regole: non è una questione di colore politico, solo di legalità”. Ed è lo stesso Marian a voler precisare:”Non si tratta di essere allineati alle politiche di Salvini, semplicemente in questa vicenda credo la pensi come me, che è necessario regolarizzare la situazione. Ora gli occupanti non pagano l’affitto, non hanno allacciamenti regolari ai servizi, creano disagio agli altri residenti. Ho pensato di approfittare del collegamento che ha con il ministro dell’Interno la deputata leghista Andreuzza proprio perché con i canali ufficiali non ho trovato soluzioni. Ho le mani legate, ma poi i miei concittadini chiedono conto a me dei problemi che si presentano. Non volevo scatenare un polverone mediatico, ma a questo punto speriamo porti a qualcosa”.