Gianni Boncompagni, Diaco: “Mi ha detto che la televisione deve essere jazz”
Gianni Boncompagni è stato un faro per molti personaggi nati e cresciuti sul piccolo schermo italiano, anche se forse la più rinomata è Ambra Angiolini. Autore e regista di grande successo, ha dispensato consigli durante la sua fiorente carriera, 50 anni vissuti a cavallo di un’epoca in cui il suo estro ha contribuito a far esplodere il piccolo schermo italiano. Fra i pupilli d’adozione, i discepoli nemmeno troppo nascosti, troviamo anche Pierluigi Diaco. Quest’ultimo lo ha ricordato anche in occasione del lancio del suo Io e te, il programma che ha condotto sulle reti Rai al fianco di Sandra Milo. “Mi ha detto che la televisione deve essere jazz”, ha sottolineato a Telepiù parlando degli insegnamenti ricevuti dal mentore. Pierluigi Diaco ne parlerà a “Non disturbare” oggi, martedì 6 agosto 2019, dove interverrà come super ospite. Quell’idea jazz di Boncompagni del resto è nota a tutti e si collega ancora una volta ad Ambra, la sua spontaneità e la conseguente popolarità. Nessun copione da seguire se non quello invisibile, scritto grazie ai sentimenti di chi sa trasformare la conduzione in arte e spettacolo. Diaco tuttavia non sarà il solo a crescere a pane e Boncompagni con farcitura di Davide Parenti. Fra i discepoli si ricorda anche Fabio Canino, uno degli ospiti scelti da Diaco per il debutto del suo show.
Gianni Boncompagni e Diaco: quel tentativo di riportare in tv “Non è la Rai”
Leggero e in grado di unire diverse fasce di telespettatori: sono solo alcuni degli ingredienti che Gianni Boncompagni ha usato come base per la sua personale ricetta segreta su come si fa televisione. Sono gli stessi dettami che ha insegnato ad uno dei cavalieri della sua corte, Pierluigi Diaco, a cui ha trasmesso la saggezza di alternare momenti soft a quelli più impegnati, e ad approfondire solo quando ve n’è l’occasione. Il legame fra i due sarà ancora più visibile agli italiani quando Boncompagni coglierà al volo l’occasione di diventare uno degli ospiti di Unomattina Estate nell’edizione del 2010, proprio quando Diaco si trova alla guida del programma della Rai al fianco di Georgia Luzi. “Raramente va in tv”, sottolinea all’epoca a Blogo il giornalista ricordando come il Maestro, così come altri super ospiti, lo abbia contattato per presentarsi nel suo salotto. Lo stesso Diaco in quel periodo lo stuzzicherà inoltre per riportare in tv uno dei suoi successi più grandi, “Non è la Rai”. Nonostante la provocazione del giornalista, scrive il giornale online, che collegherà lo show ad una sorta di preistoria televisiva, Boncompagni alla fine non esiterà a dare man forte all’ipotesi di un ritorno. Possibilità in realtà poi sfumata subito dopo, nonostante le voci di corridoio la trasformeranno fin da quel momento in una mezza certezza.