La Rai ha deciso di sospendere Piero Marrazzo dall’incarico di corrispondente a Gerusalemme, a causa di presunte irregolarità riguardanti la gestione delle spese. Lo aveva fatto sapere tramite un comunicato ufficiale, nel quale specificava il fatto che Marrazzo avesse delle responsabilità dirette in merito alla presunta gestione impropria delle risorse. E’ successo qualche settimana fa, a luglio, ma ad oggi non sono state ancora fornite informazioni dettagliate su quel che ne sarà della carriera in Rai del giornalista. Infatti, lo stesso Piero Marrazzo sarebbe ora in attesa di conoscere la decisione definitiva della Rai. Al momento, non percepirebbe inoltre alcuno stipendio. Il provvedimento disciplinare risulta quindi in stanby. Il giornalista è chiamato a definire quelle che erano le sue mansioni, in modo da verificare per quale ragione non abbia più avuto il controllo sulla gestione amministrativa che gli era stata affidata, compatibilmente con le sue competenze e la sua posizione.
La sospensione di Piero Marrazzo sul piano politico
La vicenda che riguarda Piero Marrazzo, ex corrispondente della Rai, ha interessato anche la sfera politica. In particolare, sono intervenuti alcuni esponenti della Lega. I deputati della Lega Tiramani, Bergesio, Capitanio, Coin, Fusco, Iezzi, Pergreffi, “alla luce dei fatti esposti sopra alla Società concessionaria” spiegano i portavoce del partito, “chiedono maggiori informazioni sull’indagine interna condotta dalla stessa Società e le relative risultanze”. Ciò che interessa in particolar modo è anche il futuro della sede della Rai a Gerusalemme, perchè una mancata rappresentanza diretta sul territorio potrebbe portare a conseguenze politiche e allentare i legami. Non è la prima volta che una decisione con conseguenze sulla carriera di Piero Marrazzo ha un impatto politico. Le sue dimissioni da Presidente della Regione Lazio, infatti, avevano permesso al Centrodestra di conquistare la Pisana. Nel frattempo, il giornalista ha comunicato con la Rai: si è reso disponibile a collaborare per esaudire tutte le richieste del caso e definire la sua posizione in merito alla sospensione dall’incarico.