Sono trascorsi 63 anni da una delle più grandi tragedie d’Europa: parliamo del disastro di Marcinelle, avvenuto la mattina dell’8 agosto del 1956. Un devastante incendio colpì la miniera di carbone Bois du Caziers, situata nel comune di Charleroi, e il bilancio fu disastroso: 262 morti, tra cui 136 immigrati italiani. Il rogo fu causato dalla combustione d’olio ad alta pressione innescata da una scintilla elettrica, con l’impianto sotterraneo della miniera riempito dal fumo scatenato dalle fiamme propagatesi dal condotto d’aria principale. Ora patrimonio storico dell’Unesco, il sito di Bois du Cazier è meta annualmente di visite per ricordare uno dei drammi che ha colpito la storia del continente europeo – ancora senza colpevoli – e che ha coinvolto immigrati di ogni Paese: oltre ai 136 italiani, sono scomparsi 95 belgi, 8 polacchi, 6 greci, 5 tedeschi, 3 ungheresi, 3 algerini, 2 francesi, 2 sovietici, 1 britannico e 1 olandese. Solo 13 i superstiti.
63 ANNI DAL DISASTRO DI MARCINELLE: IL RICORDO DI MATTARELLA
La classe politica in queste ore sta ricordando il disastro di Marcinelle, omaggiando tutti coloro che persero la vita durante una normale giornata di lavoro in miniera. Tra i primi il presidente della Repubblica Sergio Mattarella: «Nel giorno in cui si commemora il sacrificio del lavoro italiano nel mondo desidero riaffermare la più partecipe vicinanza ai familiari delle vittime di Marcinelle e degli altri tragici eventi che hanno coinvolto i nostri connazionali all’estero, morti o feriti sul lavoro, prestato in condizioni difficili, per un futuro migliore per le proprie famiglie». Il capo dello Stato, dopo aver sottolineato che la tragedia è parte della memoria collettiva dell’Italia e dei Paesi colpiti, ha spiegato che il dramma spinge a «promuovere, oggi come in passato, migliori opportunità di lavoro e massime garanzie di sicurezza per tutti i lavoratori, in Italia, in Europa e nel mondo».
MARCINELLE, SALVINI: “NO PARAGONI MIGRANTI ITALIANI-CLANDESTINI”
Il messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella è stato condiviso dal ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi, che ha ribadito la volontà di «scongiurare le morti sul lavoro con ogni mezzo», sottolineando l’importanza di rafforzare «il quadro normativo in materia di tutela della sicurezza e di prevenzione degli incidenti sul lavoro». Un compito da svolgere a livello europeo, ribadisce Moavero. La presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati ha affermato che Marcinelle è «un dramma dell’emigrazione che il nostro Paese non potrà mai dimenticare». Infine, segnaliamo il messaggio condiviso sui social network dal ministro dell’Interno Matteo Salvini, che sta facendo parecchio discutere: dopo aver dedicato un pensiero a tutte le vittime del disastro, il capo del Viminale ha espresso la speranza che «nessuno paragoni i nostri emigranti italiani del passato, i nostri nonni e bisnonni andati a lavorare in tutto il mondo a cui nessuno regalava niente, ai troppi clandestini fatti arrivare in Italia negli ultimi anni e mantenuti a spese degli italiani».