I due genitori del piccolo Gabriel Feroleto, pur di uscire dal carcere continuano ad accusarsi a vicenda fornendo diverse versioni. Le ultime novità sul caso fanno riferimento ad un telefono usato anche dalla madre del bimbo, Donatella Di Bona, la donna che ha confessato l’omicidio del figlioletto. La conferma è arrivata nelle passate ore, come confermato dalla trasmissione La vita in diretta estate. La donna avrebbe utilizzato il telefono del fratello nei giorni precedenti al delitto e per questo potrebbe essere un elemento molto importante. Dal cellulare infatti si potrebbe capire chi ha sentito Donatella in quei giorni, se vi sono dei contatti diversi o messaggi che contengono contenuti che raccontano quel contesto. Per saperne di più occorrerà attendere l’incidente probatorio fissato al 4 settembre. Mancano però ancora le analisi sul terriccio prelevato dalle ruote del padre di Gabriel, Nicola Feroleto. Lui continua a negare un suo coinvolgimento ma tale elemento potrebbe chiarire e confermare la sua presenza sul luogo del delitto. Se c’è quel terriccio potrebbe aggiungersi un elemento ulteriore agli indizi contro di lui. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
SPUNTA TERZA LINEA TELEFONICA
Novità in merito al delitto del piccolo Gabriel Feroleto, il bambino che, secondo l’accusa, fu ucciso dalla madre Donatella Di Bona e dal padre Nicola. Sono trascorsi quasi quattro mesi dal terribile delitto ed ora spunta un terzo cellulare che, secondo le ultime indiscrezioni, potrebbe contenere informazioni, messaggi e drammatiche verità sulla morte del piccolo. Si tratta del telefonino dello zio di Gabriel, sequestrato nei giorni scorsi dai carabinieri su ordine della Procura di Cassino. Sullo smartphone sequestrato, il prossimo 4 settembre sarà eseguito l’accertamento non ripetibile dal quale potrebbero emergere nuove clamorose novità. Il cellulare in questione è un telefonino di marca Huawei, in uso al fratello della madre di Gabriel. L’intento degli inquirenti, come spiega Il Messaggero, è ora quello di compiere accertamenti tecnici che prevedono chiaramente l’estrapolazione delle liste chiamate, ma in particolare i messaggi di testo, Whatsapp e Messenger che potrebbero nascondere importanti novità e dichiarazioni della madre del bambino.
DELITTO GABRIEL FEROLETO: LA VERITÀ IN UN TERZO CELLULARE?
La madre di Gabriel Feroleto, bimbo ucciso lo scorso 17 aprile nelle campagne di Piedimonte San Germano, spesso usava lo smartphone del fratello, zio della piccola vittima, per chiamare o chattare con altre persone. Il fine delle nuove indagini è quello di raccogliere tutte le informazioni utili ai fini delle indagini e della ricostruzione delle ore che hanno preceduto l’omicidio del piccolo Gabriel. Inoltre sarà anche utile trovare eventualmente dei riscontri alle dichiarazioni finora rese da Donatella, madre del bimbo ucciso e dai suoi familiari rispetto ai contatti avuti nella mattina del delitto. Il dubbio è se la donna abbia o meno chiamato qualcuno o eventualmente messaggiato. Ha forse confidato a terze persone quanto successo il 17 aprile scorso? Tutte queste domande potrebbero trovare risposta solo nei prossimi mesi alla luce degli accertamenti in programma con l’estrazione della copia forense del cellulare.